La nuova stagione teatrale della Fondazione INDA al Teatro Greco di Siracusa si aprirà il 17 maggio per concludersi il 26 luglio.
Dopo due anni di limitazioni dovute alla pandemia, il teatro tornerà finalmente alla capienza piena con 45 serate all’insegna dell’arte e della cultura.
La stagione sarà inaugurata il 17 maggio con l’Agamennone di Eschilo, per la regia di Davide Livermore nella nuova traduzione di Walter Lapini.
“Avere la straordinaria occasione di dirigere l’Agamennone di Eschilo – sono le parole di Livermore - significa accogliere la sfida di partire dall’archetipo per porre le premesse che, in maniera “irrefrenabile”, verranno sviluppate negli altri due drammi della trilogia. In quanto archetipo, l’Agamennone eschileo corrisponde alla definizione stessa di “classico”: qualcosa che è esemplare sin dal momento della sua creazione, ma sempre vibrante ed estremamente attuale, motivo per cui va restituito in tutta la sua possanza e forza con un lavoro di altissima filologia”.
Nel cast Sax Nicosia (Agamennone), Laura Marinoni (Clitennestra), Stefano Santospago (Egisto), Linda Gennari (Cassandra), Maria Grazia Solano (Sentinella), Olivia Manescalchi (Messaggero), Gaia Aprea (Corifea), Maria Laila Fernandez, Alice Giroldini, Marcello Gravina, Turi Moricca, Valentina Virando (coro), Carlotta Messina e Maria Chiara Signorello (Ifigenia), Margherita Vatti (Elettra), Giuseppe Fusciello (Oreste), Diego Mingolla e Stefania Visalli (pianisti). Le scene sono di Livermore e Lorenzo Russo Rainaldi, i costumi di Gianluca Falaschi, le musiche di Mario Conte, il disegno luci di Antonio Castro, regista assistente è Giancarlo Judica Cordiglia, costumista assistente Anna Missaglia, seconda assistente alla regia Aurora Trovatello, direttore di scena è Alberto Giolitti.
Mercoledì 18 maggio esordisce al Teatro Greco di Siracusa il regista canadese Robert Carsen con la messa in scena dell’Edipo re di Sofocle nella nuova traduzione di Francesco Morosi. “Cosa potrebbe essere più illuminante o più spaventoso che avere l'opportunità di dirigere Edipo Re al Teatro Greco di Siracusa? – è il pensiero di Carsen - Edipo Re non è un dramma, è IL dramma: i suoi temi e il modo in cui sono sviluppati ne fanno la tragedia a cui tutte le altre vengono paragonate. L’opera può essere letta come un'istruzione fatalistica all'uomo sulla necessità di accettare un destino ingiusto, ma può anche essere vista come una celebrazione dell'indipendenza dello spirito dell'uomo, che lo induce a resistere a quel destino e a combatterlo, per quanto insensato o inutile ciò possa essere”. Nel cast (in ordine di apparizione) Giuseppe Sartori (Edipo), Rosario Tedesco (Capo coro), Paolo Mazzarelli (Creonte), Graziano Piazza (Tiresia), Maddalena Crippa (Giocasta), Massimo Cimaglia (Primo messaggero), Antonello Cossia (Servo di Laio), Dario Battaglia (Secondo messaggero), Elena Polic Greco (Corifea). La drammaturgia è di Ian Burton, le scene di Radu Boruzescu, i costumi di Luis F. Carvalho, le musiche di Cosmin Nicolae, il disegno luci di Robert Carsen e Giuseppe Di Iorio, i movimenti e le coreografie di Marco Berriel, regista assistente è Stefano Simone Pintor, direttori di scena sono Carlotta Toninelli e Angelo Gullotta. Il coro di Tebani dello spettacolo è costituito da 80 elementi.
Dal 17 giugno, invece, debutterà al Teatro Greco Jacopo Gassmann, con l’allestimento dell’Ifigenia in Tauride di Euripide, nella traduzione di Giorgio Ieranò. “Ifigenia in Tauride – scrive nelle note di regia Gassmann – è un testo costellato di domande e contraddizioni, a partire dalla sua natura stilisticamente ibrida. È una tragedia scura e inquieta che si trasforma improvvisamente in una “escape tragedy”, una sorta di fuga rocambolesca da una terra dove apparentemente si compiono sacrifici umani ma che, a uno sguardo più approfondito, rivelerà una natura molto più ambigua e sfuggente”. Nel cast (in ordine di apparizione): Anna Della Rossa (Ifigenia), Ivan Alovisio (Oreste), Massimo Nicolini (Pilade), Alessio Esposito (Bovaro), Stefano Santospago (Toante), Rosario Tedesco (Messaggero), Anna Charlotte Barbera, Luisa Borini, Gloria Carovana, Marta Cortellazzo Wiel, Roberta Crivelli, Caterina Filograno, Leda Kreider, Giulia Mazzarino, Valentina Spaletta Tavella e Daniela Vitale (Coro di schiave greche). Le scene sono di Gregorio Zurla, visual designer sono Luca Brinchi e Daniele Spanò, i costumi di Gianluca Sbicca, le musiche di G.U.P. Alcaro, il disegno luci di Gianni Staropoli, movimento e coreografie di Marco Angelilli, regista assistente è Mario Scandale, maestro del coro è Bruno De Franceschi, direttore di scena è Giovanni Ragusa.
In tutte le produzioni sono coinvolti gli allievi e le allieve dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico.
Il 6 luglio andrà in scena una replica di Coefore Eumenidi di Eschilo e il 9 luglio la trilogia completa dell’Orestea di Eschilo con la regia di Livermore, coprodotta dall’INDA e dal Teatro Nazionale di Genova. La Fondazione INDA regalerà al pubblico una "maratona" dedicata al teatro e alla cultura con la messa in scena, in una sola sera, uno dopo l’altro, dei tre drammi che compongono l’Orestea: Agamennone, Coefore, Eumenidi.
Il 20 giugno si terrà una serata speciale per la Giornata Mondiale del Rifugiato con il patrocinio morale dell’UNHCR, l’Agenzia Onu per i rifugiati. I proventi della serata verranno destinati ai rifugiati ucraini in Italia.
La stagione 2022 al Teatro Greco si chiuderà il 26 luglio con la prima nazionale di Après les Troyennes, creazione di teatro-danza diretta dal coreografo brasiliano Claudio Bernardo, per la sua compagnia As Palavras.
Durante la stagione teatrale e per tutta l’estate, si potrà visitare la mostra multimediale "Orestea atto secondo". Mentre, "Edipo. Lo sguardo in sé" è il titolo della mostra in programma alla Galleria Regionale di Palazzo Bellomo dal 4 giugno al 6 novembre. Si tratta di autori moderni e contemporanei di diverse generazioni, linguaggi, poetiche tra i quali Arnaldo Pomodoro, Mimmo Paladino, Emilio Isgrò e Alfredo Pirri.
Quest’anno, dopo due anni di interruzione a causa della pandemia, riparte anche il Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani a Palazzolo Acreide alla sua XXVI edizione. Il Festival riunirà duemila studenti, italiani e stranieri, al Teatro Greco di Palazzolo: dal 15 maggio all’1giugno sono in programma 60 spettacoli messi in scena da altrettante compagnie teatrali di licei e istituti italiani, e stranieri con compagnie che arriveranno da Grecia, Francia, Spagna e Tunisia.
Si rinnova, inoltre, l’appuntamento con le conversazioni all’Orecchio di Dionisio: il 24 giugno torna anche Agòn. Dal dramma classico alla simulazione processuale, l’evento organizzato dal The Siracusa International Institute for Criminal Justice and Human Rights, dall’Associazione Amici dell’Inda, dall’Ordine degli Avvocati e dall’INDA. “Processo a Edipo: da eroe a imputato” è il titolo della serata che vedrà sotto processo il Re di Tebe.
La Fondazione INDA torna anche a presentare i propri spettacoli in tournée: Ifigenia in Tauride sarà messa in scena il 15 e 16 luglio a Pompei all’interno della rassegna Pompeii Theatrum Mundi, e il 14 e 15 settembre al Teatro Romano di Verona.
Infine, l’Eschilo d’Oro 2022 sarà assegnato a Glauco Mauri, che proprio a Siracusa interpretò il suo primo Edipo, personaggio che ha continuato a indagare lungo mezzo secolo di interpretazioni, con una sensibilità innata verso personaggi drammatici, in scelte drammaturgiche attente sia alla tradizione, dai classici antichi a Shakespeare, sia alla drammaturgia del Novecento e contemporanea.
Per l’immagine ufficiale della stagione, su gentile concessione dell’Arnold Schönberg Center, è stata scelta l’opera "Lo sguardo (La muraglia cinese)" di Arnold Schönberg del 1910. Si tratta di un’opera che esprime il disorientamento dell’essere umano di fronte alla drammaticità dell’esistenza.
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