Ha registrato un tutto esaurito l’appuntamento-tributo ad Andrea Camilleri in occasione del 3° anniversario della scomparsa dello scrittore di Porto Empedocle. L'iniziativa è stata promossa nell’ambito del programma di appuntamenti estivi “targati” Alfio Neri per la cultura con il supporto di G60 #GENERAZIONESESSANTA – idee, progetti, esperienze.
La lettura ad alta voce è stata curata e animata dal gruppo degli “Amici di casa Costa”, vale a dire Giuseppe Gingolph Costa, Simone Giallongo, Francesca Pacca e Manuela Palermo. Il tutto si è svolto in un clima di straordinaria attenzione, che ha coinvolto il pubblico, per tutti i circa novanta minuti lungo i quali si è dipanato l’incontro, dentro e fuori il dehors.
Dopo la breve introduzione fatta dell’imprenditore dolciario e “provocatore culturale” per passione, Franco Neri, e dal giornalista Aldo Mantineo, la parola è stata data agli “Amici di casa Costa” che hanno puntato i riflettori sugli aspetti meno convenzionali delle letture di Camilleri e della saga del commissario Montalbano (che è stato comunque il protagonista assoluto). Così è stata privilegiata l’analisi del rapporto tra l’autore e il “suo” personaggio per fare emergere, utilizzando proprio le parole dello scrittore, il disagio nei confronti di una certa deriva delle narrazioni inclini ad avere comunque tanticchia di sangue sulla carta, o il rapporto perennemente in bilico – qui affidato a uno scambio di lettere, comunque funzionale alla risoluzione di un caso - tra Salvo e la sua amata Lidia.
Particolarmente apprezzata anche la “lettura civile” rappresentata da una conversazione immaginaria a tre fra Camilleri, Montalbano e un narratore - tratta da un lavoro del giornalista Giovanni Bianconi -, nella quale è stato affrontato il tema dei rapporti tra mafia e politica. Un contributo alla riflessione e alla necessità di continuare a fare memoria a poche ore dalla ricorrenza, domani, del trentesimo anniversario della strage di via D’Amelio, nella quale con il giudice Paolo Borsellino vennero trucidati gli agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
In chiusura un omaggio agli arancini di Adelina, con tanto di degustazione di tradizionali arancini (con buona pace per la ricetta proposta nelle sue pagine da Camilleri!).
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