Lo storico Carnevale di Melilli, giunto alla sua 63° edizione, ambisce adesso al suo inserimento nella “Rete dei Carnevali Storici d'Italia”. Il prestigioso riconoscimento sarà propedeutico alla Candidatura Unesco per tutti i Carnevali Storici aderenti. Oltre Melilli, hanno aderito le città, siciliane e non, di Avola, Acireale, Cento, Foiano, San Giovanni in Persiceto, Sciacca, Putignano, Tempio Pausania e Fano che ne è il promotore.
Il prossimo step sarà il riconoscimento del Ministero della Cultura e l’aggiornamento nelle schede del Registro delle Eredità Immateriali Siciliane (REIS), che andrà a valorizzare gli aspetti antropologici, sociali e artigianali espressi dalla cittadinanza mobilitata per l'organizzazione del Carnevale la cui lunga tradizione è sedimentata nella “Terrazza degli Iblei”.
Per realizzare questa procedura il Comune di Melilli si è affidato alla Cooperativa “Badia Lost & Found”, la quale ha già realizzato con successo il riconoscimento da parte del Ministero per la manifestazione religiosa e popolare de “I Nuri” di S. Alfio a Lentini e ne sta curando l’inserimento nel Reis.
Il Carnevale melillese è tra i più antichi del sudest siciliano. Origina ufficialmente nel 1958 (anche se alcune fonti storiche hanno rimandi a partire dall'Unità d'Italia), con sfilate di ingegnosi carri allegorici in carta pesta, maschere, musica e centinaia di bambini partecipi sin dai primi momenti organizzativi.
Ad aprire le danze, come di consueto, è stato Re Carnevale a cui ogni anno vengono consegnate le chiavi della Città e che nella giornata di Giovedì Grasso ha sfilato lungo le strade del centro.
Anche l'edizione di quest'anno mobiliterà giovani, bambini, artigiani e “comitive" dando vita a quell'incantevole intreccio di storia, sapienza artigianale e, inevitabilmente, di divertimento, che unisce ogni anno tutta la comunità.
Per raccontare cosa rappresenti il Carnevale per la comunità di Melilli si potrebbero passare in rassegna innumerevoli immagini di repertorio, storie, racconti, ma difficilmente queste esprimerebbero la vera natura della Festa che ha inizio sin dal termine delle celebrazioni per l'ottavario del Santo Patrono San Sebastiano, che cade il 27 Gennaio.
La cura e l'attenzione al dettaglio già nelle fasi preparatorie della Festa blindano tutta la città e la trasformano in un vero contenitore creativo.
Ciascuno sacrifica parte del proprio tempo, delle proprie passioni e del proprio lavoro per dar vita a qualcosa che deve lasciare, di anno in anno, una traccia sempre più alta ai posteriori.
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