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Il Ministro Franceschini auspica la riapertura di cinema e teatri in zona gialla

2021-04-13 12:47

Francesca Brancato

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Il Ministro Franceschini auspica la riapertura di cinema e teatri in zona gialla

Il Ministro della Cultura ha incontrato il CTS per discutere delle riaperture delle attività legate al mondo dello spettacolo

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Riapertura in zona gialla in presenza di più pubblico per cinema, teatri e negli spazi all’aperto. È questo il piano del Ministro della Cultura Dario Franceschini, che nei giorni scorsi ha incontrato il Comitato Tecnico Scientifico per discutere del riavvio delle attività legate al mondo dello spettacolo. Nel corso del suo intervento il Ministro Franceschini ha, infatti, presentato alcune proposte per consentire che la riapertura di teatri, cinema e sale da concerto, già prevista nelle "zone gialle", possa avvenire con una maggiore presenza di pubblico. Il ministro ha proposto inoltre di consentire alle Regioni di sperimentare, in determinati luoghi all’aperto, eventi con numero maggiore di spettatori, introducendo misure aggiuntive di sicurezza, come già avvenuto in altri Paesi europei. La proposta, nel dettaglio, è quella di consentire l’ingresso in questi luoghi a più persone, con una capienza al 50% e una soglia di 500 posti occupabili al chiuso e 1.000 all’aperto. Altra idea è quella di consentire di organizzare eventi speciali, con pubblico più numeroso, ma con regole stringenti. Il primo potrebbe essere all’Arena di Verona.

 

Il Comitato Tecnico Scientifico ha ascoltato le proposte e chiesto al Ministro di ricevere un documento di sintesi sul quale si esprimerà in tempi rapidi, per consentire al Governo di deliberare al più presto. Nel suo intervento il Ministro Franceschini ha inoltre ribadito quanto per lo spettacolo la situazione non sia più sostenibile e quanto questo settore, al pari di quello della scuola, debba essere considerato essenziale per la vita dei cittadini.

 

In questo contesto, se la proposta dovesse essere accettata e nuove misure imposte, si potrebbe pensare che anche in Sicilia, specialmente con l'arrivo della bella stagione, ci potrà essere la possibilità di coinvolgere teatri ed arene all'aperto, come il Teatro Greco di Siracusa o quello di Taormina, il suggestivo Teatro Adromeda o quello di Segesta e varie arene e cinema all'aperto, che solitamente animano le nostre calde estati siciliane. Ma c'è anche da chiedersi se, come è capitato in altre occasioni recenti, dove in altri Paesi europei hanno sperimentato lo svolgersi di attività collettive, per verificare l'efficacia di nuove misure di contenimento del contagio, queste stesse misure possano essere recepite e seguite alla lettera dagli italiani. Sappiamo tutti che diverse categorie lavorative si trovano in ristrettezze e difficoltà economiche importanti, così come siamo anche consapevoli che una buona fetta di popolazione giovane è desiderosa di tornare alla socialità di sempre, ma con la confusione delle ultime settimane, mista allo scontento, non potrebbe esserci il rischio di concedere libertà che poi sarebbero mal gestite e intepretate? I cosiddetti "furbetti", non potrebbero avere maggiori opportunità per aggirare os cavalcare un sistema, messo in piedi esclusivamente per garantire la nostra protezione e salute?

 

Purtroppo sono queste le due facce di una questione che investe non solo il settore dello spettacolo e dell'intrattenimento dal vivo, ma molti altri, come la ristorazione, lo sport e numerose altre attività ricreative. La voglia di aprire nuovamente l'Italia, sebbene con le dovute precauzioni e misure restrittive, è stata spesso confusa con un "tana libera tutti" che nella maggior parte dei casi ha portato ad un peggiormaneto della situazione sanitaria generale. E, dato che comprendo pienamente le esigenze diquanti da troppo tempo sono con letteralmente l'acqua alla gola, l'unica cosa che credo dobbiamo imporci, tutti, è senz'altro quella di rispettare le regole, in modo ferreo e senza pensare esclusivamente al proprio tornaconto. Perché la leggerezza di uno, può essere un duro colpo per tutti e non credo che saremo in grado ti tenere duro ancora a lungo, se superficialità, poca fiducia nella scienza e scarso rispetto delle regole continueranno a diffondersi. 

 

 

©riproduzione riservata 

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Siracusa. Numero di iscrizione 01/10 del 4 gennaio 2010

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