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EARTH DAY 2021: alla riscoperta del turismo pedestre in Sicilia

2021-04-22 15:59

Francesca Brancato

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EARTH DAY 2021: alla riscoperta del turismo pedestre in Sicilia

Il turismo pedestre è la nuova frontiera di viaggio green e sostenibile

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Oggi in tutto il mondo si festeggia l’Earth Day 2021. Nata il 4 ottobre 1969 inizialmente la giornata della Terra era vista come movimento universitario, ma nel tempo è divenuta una ricorrenza educativa ed informativa alla portata di tutti. Un'occasione per valutare problematiche comuni, quali: l'inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, di migliaia di piante e specie animali e l'esaurimento delle risorse non rinnovabili. L'Earth Day è diventato quindi un'occasione per promuovere azioni semplici, ma efficaci per la slavaguardia del pianeta, come il riciclo, la conservazione delle risorse naturali come petrolio e gas fossili, il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi per animali e piante, la cessazione della distruzione di habitat fondamentali e la protezione delle specie minacciate. 

All’interno di attività e campagne di sensibilizzazione, sono molti gli atti concreti per la salvaguardia dell’ambiente che possiamo adottare nella nostra quotidianità, una fra tutte scegliere il turismo sostenibile. In Sicilia, ad esempio, oltre alle numerose riserve e parchi naturali e marittimi, sono presenti anche sentieri e vie da scoprire per esperienze di viaggio uniche, in completa armonia con la natura. La più celebre fra queste è la Magna Via Francigena, definita “Il Cammino di Santiago siciliano”. Una grande arteria di comunicazione che collega da sempre Agrigento con Palermo, incrociando la via di transumanza verso le Madonie nel territorio di Corleone e Castronovo di Sicilia. Per i Romani che nel II sec. a.C. puntarono su Panormus, fu il console Aurelio Cotta a rendere possibile e veloce il cammino, con l’unica testimonianza di miliarius esistente in Sicilia, che si trova appunto lungo la Agrigentum-Panormus.

 

Per i Bizantini, che ereditarono dopo gli Ostrogoti, il potere ed istituirono il thema di Sicilia, questa era una via che collegava i punti strategici di controllo, le alture di approvvigionamento per uomini e animali e non tardarono a ricordarla come odos basiliké (la via reale) controllata dal potere centrale. Dopo la presa di Mazara nel giugno del 827 da parte degli Arabi, Emiri e Califfi porranno a Panormus la loro sede monumentale e prestigiosa rinominandola Balarm, mentre ad Agrigentum, rinominata a sua volta Kirknt, rimarrà il forte del contingente berbero d’invasione. La via che collegava al tempo le due roccaforti era denominata tarik al askar (la via degli eserciti). Successivamente i Normanni invaderanno la Sicilia nel 1060, scacciando gli Arabi e occupando Balarm. Essi convertiranno il popolo al cristianesimo ed edificheranno centinaia di chiese e abbazie in tutta la regione. In pieno territorio sicano, alcuni documenti raccontano di una via exercitus (la strada degli eserciti), traduzione letterale del precedente appellativo arabo. Dovremo attendere la corte sveva di Costanza d’Altavilla, per avere la traduzione viam magnam francigenam Castrinovi, che si collega a quella attualmente in uso.

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Oggi un itinerario di 180 km collega la Balarm araba alla rocca di Agrigentum, attraverso antiche vie storiche e paesaggi dal sapore ancestrale. Da Palermo ad Agrigento, o viceversa, ci sono 9 tappe della lunghezza di circa 20 a 26 km in media, che dopo il ripristino sostenuto dall’Assessorato ai Beni Culturali e al Turismo della Regione Siciliana, hanno permesso l’apertura ai turisti e agli escursionisti. Ed è proprio in questo nostro periodo storico attuale che possiamo riscoprire nuovi modi per fare turismo, in maniera consapevole e green.

 

Uno studio ha, infatti, confermato che a partire dall’estate 2020 la forma di turismo più gettonata anche per la bella stagione a venire, è quella green, senza l’utilizzo di mezzi e a km0, il che porterà alla riscoperta dei tesori del nostro territorio, in questo caso l’entroterra siciliano. È la scelta che hanno fatto, ad esempio, due giovani donne, che in otto giorni di cammino, senza cellulari o gps, ma con bussola e cartine hanno attraversato la Magna Via Francigena nell’estate del 2020. 

Parliamo di Tiziana Battisti e Sara Mangialardo, trentenni, appassionate di trekking, che hanno scelto la Sicilia per una vacanza all’insegna della lentezza. Una piccola avventura raccontata solo di recente sui social network, segno che godersi il momento è più importante di qualsiasi condivisione o like sul web. Le due amiche hanno così creato una sorta di diario digitale, pubblicato sulla pagina Instagram Panama Walkers. La loro amicizia, nata anni fa, si rinsalda nel tempo camminando, dapprima per la Via Francigena da Siena a Roma, poi con il cammino di Carlo Magno e, per ultima, la Magna Via siciliana.

 

Che sia questo un invito, rivolto a tutti noi, per l’estate che verrà? Sicuramente è un invito a riflettere sulle risorse del nostro splendito e ricco territorio, sull'elaborazione di modi sempre nuovi per sfruttare le sue ricchezze, senza però distruggere e depredare ciò che la Sicilia mette a disposizione. Un invito a guardare le cose da una prospettiva diversa ed ecosostenibile, senza perdere però il gusto per l'avventura e la scoperta. 

 

 

©riproduzione riservata 

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Siracusa. Numero di iscrizione 01/10 del 4 gennaio 2010

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