C’è un appartamento che si trova nel Palazzo Moretti-Romano di Palermo (sito in Via Ammiraglio Gravina, 95), che nel 2021 celebrerà i suoi 50 anni nel mondo del collezionismo: stiamo parlando de “Le Stanze di Thule”, una casa museo che conserva tracce di storia e oggetti d’arte.
Ad aver portato avanti la tradizione di questo luogo, quasi magico e così sospeso nel tempo, in questi decenni è stato il professore Tommaso Romano, palermitano, cavaliere gran croce, scrittore, poeta e docente che ha ereditato gli appartamenti del terzo piano, già da anni segnalati tra i più importanti in Italia in materia di collezioni Liberty. Per il professore Romano, “Thule” significa conoscenza ed è su questa scia che nascono, nel 1971, le Edizioni Thule e nel 2001 l’Associazione Fondazione Thule Cultura.
Le stanze di Thule contano oltre 15.00 volumi, 5.000 dei quali sono stati donati alla Biblioteca Francescana di Palermo e alle Biblioteche di Bolognetta e Ciminna, e una collezione di oggetti Liverty, ma non solo, da fare invidia alle più ricche istitutzioni museali. Afferma Romano di avere acuistato il primoo oggetto (una piccola potiche Liberty) all’età di 13 anni al Mercatino delle Pulci. Quello fu l'inizio di questa avventura nel collezionismo e nella preservazione di beni, che oggi sono considerati molto più che semplice modernariato.
Chi è appassionato collezionista lo sa bene: non si tratta solo di accatastare pezzi, per quanto di valore, ma di rispondere al richiamo di ogni singolo oggetto ricercato negli angoli del mondo, facendo si che non perda la sua capacità comunicativa, al di là del valore intrinseco. La casa museo, in perenne aggiornamento, è un eremo di bellezza che tra oggettistica, mobili, quadri e non ultimi i decori, che raccontano di epoche culturalmente molto fertili del capoluogo siciliano e non solo.
Non appena la crisi sanitaria sarà rientrata sarà possibile visitare la casa museo a Palermo, contattando direttamente Tommaso Romano tramite il suo profilo Facebook. Vi si aprirà così una finestra eccezionale dove cogliere, oltre all’arte in sé per sé, anche un aspetto simbolico del luogo, conferito dall’accostamento personale che si ricopre, come in ogni collezione privata, di significati peculiari, soggettivamente conferiti dai “raccoglitori”-collezionisti. Un luogo ricco di sorprese, uno di quesi "tesori nascosti" di Palermo che meritano di essere scoperti e nei quali abbiamo il dovere di perderci.
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