L’uomo è una creatura resiliente. Lo sta dimostrando ancora di più in un periodo come questo in cui le difficoltà sono ancora maggiori. Uno degli elementi che contraddistingue la natura dell’uomo è di riuscire a trarre forza dall’unione di intenti, guardando oltre la propria individualità. È quello che è successo con un progetto solidale “Il filo dell’anima”, promosso dall’Associazione Salus e diretto dalla fotografa siciliana Ursula Costa. Ed è proprio da quest’ultima che ce lo siamo fatti raccontare.
1)Ursula, raccontaci un po’ di te…
Nel 2016 mio fratello fotografo mi regala la sua reflex. L’amore per la fotografia è tornato per nutrirmi il cuore e la mente. Nel maggio del 2017 Michelangelo Lacagnina mi porta a Polizzi Generosa (Pa) dove ho trovato una luce incisiva e un'armonia d'altri tempi, e dove hanno preso vita i miei progetti fotografici.
Nel gennaio 2019 sono stata ospite di "SguardoDonna", a cura di Roberto Mendolia e degli amici dell'associazione fotografica Taoclick, l’evento si è rivelato un portafortuna per la telefonata ricevuta il giorno dopo in cui vengo adottata da una grande e " meravigliosa famiglia " con i quali intraprendo un vero e proprio viaggio fotografico alla ricerca della sicilianità. Durante lo stesso anno, la stessa maison mi ha poi invitato a fotografare in backstage per i loro grandi eventi, da lì prosegue poi la nostra collaborazione . Ad aprile 2019, abbracciata dalla Real Maestranza, ho presentato la mia mostra fotografica "Caltanissetta che Passione" presso il Centro Espositivo d'Arte contemporanea "ex rifugio" di Caltanissetta.
Nel 2019 è nato un altro progetto a cura di Domenico Dolce, e ad oggi sono state fatte tre pubblicazioni, le cui mostre sono ancora in corso presso la "Fondazione Cinque Cuori" di Polizzi Generosa.
Ad agosto 2020 i vigneti de La Gelsomina a Presa (Ct) hanno ospitato la mostra fotografica “Vite Vulcaniche: volti, gesti e riti di un vulcano che vive".
2)L’esperienza non ti manca sicuramente, nè i riconoscimenti! Come ti sei trovata coinvolta nel progetto “Il filo dell’Anima”?
Nel dicembre 2020 incontro l'Associazione Salus e il progetto "Il Filo dell'Anima" ha preso forma da solo. L’Associazione Salus promuove attività a supporto delle donne affette da tumore. Tra queste anche attività che mettono in risalto il valore della donna che si trova ad essere paziente. Da qui, ho visto la parrucca come un vezzo e abbiamo deciso in questo progetto di mostrarla proprio come un copricapo da indossare con ironia. Di grande ispirazione è stata la citazione dello scrittore Sergio Claudio Perroni nel suo libro "Entro a volte nel tuo sonno" in cui scrive: "I capelli ci rappresentano ed assistono a tutto di noi". Abbiamo allora deciso di usare le parrucche per restare attaccate al filo dei nostri pensieri, per mostrare un filo della nostra anima. Ed io attraverso l’obiettivo ho colto il presente, il messaggio da condividere è: vedo e vivo il mondo che desidero. Per questo non posso non ringraziare Lucia Rizza, Daniela Oliva, Charlotte Felis, Maria Irrera, Katia Bartuccio, Grazia Gemelli, Luciana Restino, Ida Guarnaccia , Beatrice Briguglio, Maria e Vanessa Lizzio, Margherita Spina, Graziella Paino, Giovanna Antonelli, Elisabetta Privitera.
Grazie infine a Maximilian Costa e Nunzia Picciotto.
3)Ursula entriamo nel dettaglio di questo progetto dunque…
“Il filo dell’anima” è una sfida quale sottile continuità tra la parte più intima e profonda di noi e il nostro corpo con le sue movenze, gli occhi nella loro profondità e le infinite espressioni del viso.
Con questo obiettivo è stato realizzato un calendario con l’acquisto del quale verranno supportate tutte le attività dell’Associazione Salus, contribuendo al benessere di tanti pazienti oncologici che ogni giorno combattono una pesante battaglia per la vita.
“Il filo dell’Anima” è una sfida per chi ha saputo mostrarsi senza averlo mai fatto prima e in un momento così difficile. È un progetto di grande collaborazione tra persone che hanno donato la propria arte, il proprio tempo, la propria immagine, tutti con un obiettivo commune: donare per stare bene o stare meglio.
La fotografia è stato il mezzo che ci ha permesso di dare spazio e valore alla bellezza dei sentimenti…siamo andate oltre l’apparenza. Abbiamo interagito, impegnato il cuore e la mente, abbiamo lasciato la quotidianità ed abbiamo istaurato un rapporto di fiducia, abbandonando l’ego, generando armonia. In ogni posa c’è un messaggio forte, un’emozione da condividere, una missione. La fotografia, ancora una volta, ha consentito di generare immagini di una durissima realtà proiettandola agli occhi di tutti con dolcezza e ironia.
Donare è un regalo per sé e per gli altri. Donare è saper amare.
4)A questo punto la domanda più importante, dove è possibile acquistare questo calendario e sostenere questo progetto?
È possibile farlo contattando l’Associazione Salus (www.salusdagostino.it - Pagina Facebook Associazione Salus) o raggiungendola presso l’Oncologia Medica, 6 piano, dell’Ospedale San Vincenzo - Contrada Sirina, Taormina.
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