INTERVISTA
Manca ancora un pò ma l'emozione è tanta e fortissima. La prossima settimana, il 18 e 19 giugno, avremo l’occasione di assistere a tre musical in due serate serata di beneficenza dal titolo “Pinocchio #storiadiunburattino”, realizzate grazie al contributo dell'Associazione Promuove, dal Centro Musical Siracusano (C.M.S.), i cui proventi andranno all'Unità Operativa Complessa Oncologa Medica dell'Ospedale Umberto I di Siracusa, diretta dal dott. Paolo Tralongo. Grazie al piccolo contributo dei biglietti, infatti, si avrà la possibilità creare una cineteca all'interno della sala d'attesa dell'unità, messa a disposizione dei pazienti e dei loro accompagnatori durante la loro permanenza in reparto. Abbiamo intervistato la presidentessa e direttrice creativa del CMS Simona Gatto, la quale ci ha illustrato il progetto e le sue finalità.
Da dove è nata l’idea di rielaborare una storia classica, per grandi e piccini, come quella di Pinocchio? Quali sono state le ispirazioni e quale il messaggio che si è scelto di trasmettere?
Come ogni anno, in accordo con tutto lo staff dell’Associazione, valutiamo le opere musicali o i musical più adatti al programma che gli allievi hanno studiato durante l’anno accademico. Pinocchio è un cult ed è sicuramente una storia sempre attuale. E’ una storia che affronta i temi dell’adolescenza, dell’amicizia, dell’importante ruolo dei genitori, posti come la prima guida per la crescita dei loro figli all’interno della società. Il messaggio finale è molto esplicito ed è quello che Carlo Collodi, nel suo romanzo del 1883, racchiude in due parole: amore e cura degli altri. Due chiavi di lettura importantissime per accettare e risolvere le difficoltà della vita di ognuno di noi.
Come mai si è deciso di devolvere i proventi degli spettacoli in beneficenza e per quale causa verranno destinati?
Tutto nasce da una proposta semplice, di rinunciare noi maestre ai regali che molto affettuosamente i genitori degli allievi ci rivolgono in occasione degli spettacoli di fine anno e di chiedere agli associati di devolvere quel piccolo contributo economico a favore di chi ha bisogno di supporto. Con questo stesso spirito, già negli anni precedenti, abbiamo aiutato tante associazioni e strutture del territorio siracusano. Quest’anno abbiamo deciso di dedicare la nostra iniziativa di beneficenza a favore dell’Unità di Oncologia Medica dell’Ospedale Umberto I di Siracusa, al fine di realizzare una cineteca all’interno del reparto a disposizione dei pazienti che attendono il trattamento chemioterapico e dei loro familiari ed accompagnatori.
Lei è la presidente ed il direttore creativo del CMS – Centro Musical Siracusano. Ci può descrivere il lavoro svolto dal centro e raccontare un po’ la sua storia?
L’Associazione nasce nel 2011 con un progetto mirato a divulgare la cultura del musical a tutti i bambini e ragazzi dai 3 ai 20 anni. In particolar modo a formare la figura del “performer” ovvero un’artista completo, capace di cantare, ballare e recitare. Io provengo da una carriera artistica che mi ha vista impegnata come ballerina in Operetta e in diverse opere teatrali e musicali. Ho approfondito i miei studi conseguendo anche una laurea In Scenografi, puntando la mia attenzione sulle Arti Sceniche e la Storia dello Spettacolo. Nonostante fossi sempre lontana dalla mia città per lavoro, ho sempre custodito nel cuore il sogno di fondare una scuola in cui un allievo potesse mettere in scena tutte le sue emozioni non solo attraverso la danza ma anche tramite il canto e la recitazione. E cosi è stato. All’inizio non è stato facilissimo - lo ammetto - perché il Musical non era ancora molto presente nel nostro territorio, ma pian pianino, soprattutto grazie all’apporto professionale dei nostri collaboratori e insegnanti tutti, siamo riusciti ad affermare questo nuovo percorso artistico che oggi è molto richiesto. Ogni settimana ogni allievo affronta lezioni di recitazione, dizione, danza classica, danza moderna, Broadway jazz, tip tap, solfeggio e canto, oltre alla storia del teatro e del musical al fine di incrementare la propria cultura del Musical e dell’Arte in genere. Dal punto di vista tecnico dei maestri occorrono molta pazienza e attenzione, professionalità e aggiornamento continuo. Alla fine dell’anno accademico i ragazzi prendono parte all’allestimento di un Musical che metteranno poi in scena in un teatro della nostra città.
Dall’inizio delle vostre attività avete riscontrato un aumento di interesse da parte del pubblico, che andamento stanno avendo i corsi e gli eventi da voi proposti e che tipo di impatto pensate di avere avuto?
L’interesse è cresciuto moltissimo anche grazie al fatto che Il Musical in Italia ha oramai conquistato il cuore di tantissimi spettatori di tutte le età. Ci teniamo a sottolineare che il performing non è un percorso semplice, in quanto l’allievo deve riuscire ad acquisire in maniera eccellente le competenze in tutte e tre le discipline (danza, canto e recitazione). Questo obiettivo richiede molta dedizione e precisione, alla pari di tutti i percorsi inerenti all’Arte. Anche se a tratti faticoso, crediamo però di aver centrato uno dei primi obiettivi che ci siamo posti sin dalla nascita dell’Associazione e cioè quello di offrire agli allievi la possibilità di arricchire il loro bagaglio culturale oltre a quello di creare una piccola comunità che utilizzi il linguaggio dell’arte come strumento di socializzazione e di confronto continuo.
Quali progetti vi aspettano, a questo punto, per il futuro?
Prima di tutto ci auguriamo di poter fare sempre meglio nel sostenere la crescita, non solo artistica, dei nostri allievi piccoli e grandi tutti e delle loro famiglie. Come per ogni nuovo anno accademico, abbiamo programmato molti stages e masterclass per i ragazzi con professionisti del panorama del Teatro Italiano, proprio per permettere loro di ampliare la loro conoscenza teatrale. Durante i mesi invernali , oltre alla programmazione ordinaria delle lezioni, gli allievi saranno anche chiamati ad esibirsi nella sala teatro della nostra sede operativa. Questo farà si che i nostri allievi possano apprendere sempre meglio “l’arte dello stare in scena” oltre che dimostrare i loro progressi in campo artistico. I bambini, come i ragazzi, sono una continua sorpresa ed il loro modo puro di vedere le cose ci è di grande ispirazione ogni giorno. Non importa se il performer diventerà il loro mestiere della vita (noi ovviamente ce lo auguriamo), prima di tutto puntiamo l’attenzione nel far crescere questi ragazzi e bambini in modo sano, lontani dalla solitudine dei moderni social, con un linguaggio appropriato e vero, con il rispetto delle regole, con il principio della collaborazione e soprattutto con la piena consapevolezza delle proprie capacità. Tutte cose che torneranno loro utili un domani negli ambienti scolastici, universitari e lavorativi.
Gli spettacoli si svolgeranno martedì 18 e mercoledì 19 giugno, presso il Teatro Città della Notte, alle ore 21:00.
Per info, prenotazioni e costi chiamare 329.6965107 oppure scrivere a centromusicalsiracusano@gmail.com
©riproduzione riservata