NEWS
Una leggenda della marineria, una storia di tenacia ed eroismo che ha tutte le carte in regola per sembrare un film, ma che è un fatto realmente accaduto: il 12 ottobre 1940 il Cacciatorpediniere Artigliere, di ben 106 metri di lunghezza e 2500 tonnellate di peso, provvisto di sei lanciasiluri, quattro cannoni e otto mitragliere, è caduto in guerra, affondando tra Capo Passero e Malta nello scontro contro l’incrociatore britannico Ajax. In realtà l’unità inglese era molto più grande, potente e tecnologica, essendo tra l’altro la prima a imbarcare un radar nel Mediterraneo: in tal modo riuscì, con precisione e relativa facilità , a colpire nel buio le unità italiane, le quali, nonostante le grandi difficoltà , resistettero, distinguendosi per il loro coraggio e senso della patria. Non ci fu, quindi, niente da fare quando all’alba arrivò l’intera Mediterranean Fleet, con incursioni dal cielo, e la nave fu attaccata con bordate e siluri dall’incrociatore York. Risultato: 132 caduti.
Lo scorso giugno il Cacciatorpediniere Artigliere è stato ritrovato. dopo 77 anni, a 3600 metri di profondità e tornato alla luce grazie alteam oceanico di Paul Allen, il co-fondatore di Microsoft, che è anche amante di esplorazioni sottomarine. Sembra irreale e incredibile che il mare abbia protetto per tutto questo tempo dalla corrosione l’Artigliere, che risulta ancora oggi intatto anche nei colori della scritta di riconoscimento e in cui sono ben evidenti gli ingenti danni dovuti agli attacchi. Come se la natura avesse avuto rispetto per quei valorosi e coraggiosi eroi. Ci sono volte in cui la realtà supera davvero la fantasia.Â
Alessandra Leone