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Fino al 3 settembre a Palermo, negli spazi storici del Real Albergo delle Povere (Corso Calatafimi 217), si tiene la personale dell’artista siciliano Carlo Lauricella “Endless Migration”, curata daEnrico Crispolti. Come si capisce già dal titolo, sono dipinti e installazioni, sia sospese, sia a pavimento, sia a parete, che trattano il delicato tema dell’immigrazione, di quei tanti viaggi di speranza, di corpi sradicati dalla propria terra, rischiando la propria vita pur di avere la possibilità di un futuro migliore.
“La mostra realizzata dal Polo Museale regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo e dall’Assessorato Regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana, intende raggiungere un pubblico sempre più vasto di fruitori i quali saranno coinvolti all’interno dell’opera artistica del maestro Carlo Lauricella che, sin dal 2006, affronta il fenomeno della migrazione. Siamo fermamente convinti che è indispensabile consolidare il dialogo tra culture differenti, azione avviata da tempo dal Museo, e confermare la volontà di accogliere e condividere problematiche di grande attualità”. Queste le parole di Valeria Patrizia Li Vigni, Direttrice del Polo Museale, entusiasta dell’evento e del lavoro di Lauricella, che appunto dal 2006 tratta nelle sue opere il tema della migrazione, intesa come continua ricerca dell’uomo a luoghi nuovi, scenari diversi e più giusti, alla ricerca di unriscatto e di una società più equa.
Cinque le sale espositive, in cui delle volte il pubblico viene direttamente coinvolto, come nell’installazione “La via Lido”o in “Recuperi”. I protagonisti sono loro: uomini, donne e bambini, apparentemente senza identità, dietro cui c’è una persona con sentimenti, necessità e sensazioni, arrivata disperata nel nostro Paese spesso in imbarcazioni di fortuna, a volte coinvolte in tragici naufragi. Persone, non semplici “Punti” (60 dipinti installativi) scolpiti nella memoria di tutti noi, mentre comodamente dal divano di casa assistiamo a determinate tragedie. Storie vere, una realtà a volte troppo scomoda, che purtroppo non è frutto di fantasia.
La mostra fa parte del percorso culturale intrapreso dal Museo Riso, puntando sula sinergia tra istituzioni e artisti che lavorano nel nostro territorio. L’ingresso è gratuito; aperto da martedì a sabato dalle 9.30 alle 18.30, mentre la domenica e i festivi dalle 9.30 alle 13.30.
Alessandra Leone