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“Il Festival Brancatiano è un’opportunità per stimolare la creatività dei nostri ragazzi, accendere la loro curiosità nei confronti del territorio e conoscere le pagine di uno scrittore che ha descritto Pachino con l’affetto di chi vi ha vissuto gli anni più spensierati. La quantità e la qualità degli elaborati pervenuti in assessorato testimoniano come questa esigenza culturale sia avvertita dalle nuove generazioni”. Queste le parole di Gisella Calì, esperta del Comune di Pachino per i grandi eventi e per la promozione turistica del territorio e responsabile di tale evento, giunto alla terza edizione.
Nella splendida cornice del cortile di palazzo Tasca, il sindaco Roberto Bruno e Gisella Calì, hanno premiato gli alunni partecipanti alle sezioni “scrittura” e “grafica”. La commissione, costituita da Maria Dimartino, Maria Bugliarisi, Gaspare Calì e Salvatore Mallia, ha valutato gli elaborati dei ragazzi, che dovevano presentare propri lavori ispirati dalla frase “La grande notte del sud era al suo colmo, pienissima di stelle e di foglie scure, con profumi che strisciavano nell’aria avvolgendosi al collo e serrandolo in un nodo di serpe”, tratta dal racconto “La ragazza e la cimice” di Vitaliano Brancati. Per la sezione “Scrittura” al primo posto si è classificato Angelo Salerno con la poesia “Luce nella notte”; secondo posto per Pierfrancesco Bufardeci con “Cara terra mia”; al terzo posto si è piazzata Sofia Distefano con “Notte del sud”. I tre vincitori fanno tutti parte della III A dell’istituto comprensivo “Giovanni Verga” di Pachino. Nella sezione “Grafica”, invece, podio per Martina La Runa e Margherita Cavarra della III C dell’istituto comprensivo “Silvio Pellico”; seconda Stefania Pagano e terzo Andrea Cataudella, appartenenti entrambi alla classe III A del “Giovanni Verga”.
“Un evento culturale –ha dichiarato Roberto Bruno– fortemente voluto da questa amministrazione. La voglia e la partecipazione degli studenti e di tutte le scuole rappresentano il germoglio di quel risveglio culturale, su cui continueremo a puntare e che deve essere da traino per le nuove generazioni”.
Alessandra Leone