In un momento particolarmente complesso per l’intero settore della cultura, una notizia positiva arriva da Tusa (ME), dove domani 31 ottobre 2020, presso il complesso di Santa Maria delle Palate, sarà inaugurato il Lapidarium di Alesa Arconidea, l’antica città siculo-greca che lì sorgeva. La cerimonia di inaugurazione avrà luogo alle ore 16.30 e si svolgerà alla presenza dell’Assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà; del Direttore del Parco Archeologico di Tindari, Salvatore Gueli; del Sindaco di Tusa, Luigi Miceli e della Direttrice del Parco Archeologico di Naxos-Taormina, Gabriella Tigano.
Il lapidario è stato allestito nel piano inferiore di uno degli edifici rurali appartenenti al complesso della fattoria fortificata Di Salvo, risalente all’Ottocento e sorta in sostituzione dell’ormai fatiscente convento cinquecentesco dei padri francescani, struttura di cui permangono oggi poche testimonianze. L’ambiente è stato adattato a spazio espositivo grazie a un percorso che ha incluso e valorizzato anche il passaggio coperto tra la Chiesa di Santa Maria delle Palate e l’Antiquarium, secondo un’idea progettuale di Museo Diffuso.
Il museo, grazie alle testimonianze e alle epigrafi che vi sono esposte, custodisce la memoria documentale relativa alle tappe storiche dell’antico centro: l’epoca che va dal momento della sua fondazione (nel V secolo a.C.) alla sua distruzione, avvenuta a opera di eventi tellurici (nel IV sec. d.C.); ma anche il periodo successivo, quando la città divenne sede vescovile, fino all’invasione araba dell’isola. Lo spazio espositivo è stato predisposto secondo un itinerario cronologico, nel quale le epigrafi sono collocate con funzione, oltre che scientifica, anche didattica e divulgativa, supportata da un apparato esplicativo, con pannelli e didascalie.
Il direttore del Parco Archeologico di Tindari, Salvatore Gueli, ha sottolineato il ruolo decisivo che la collaborazione tra più enti ha avuto nella realizzazione del progetto: «Il Museo, con il corposo repertorio delle 40 epigrafi greche e latine, incise o dipinte su pietra, è frutto di un intenso rapporto di collaborazioni stabilite sul territorio tra enti che, a diverso titolo, si sono succeduti nella gestione del sito di Alesa nel corso degli ultimi anni. Tra questi figurano: la Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina, il Parco Archeologico dei Nebrodi Occidentali, il Polo Regionale di Messina per i Siti Culturali, il Museo delle Tradizioni Silvo-Pastorali di Mistretta, il Parco Archeologico di Tindari. Proprio per queste relazioni, che rimangono attive, il Lapidarium di Alesa si candida a ricoprire un ruolo centrale nella divulgazione della conoscenza e valorizzazione di tutta l’area».
Informazioni:
Il Lapidarium sarà aperto al pubblico dal martedì alla domenica dalle ore 9.00 alle 16.30. L’ingresso, previa prenotazione attraverso l’App https://youline.laculturariparte.html, è gratuito.
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