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Con Di fronte alla vita. Racconti e riflessioni, l’autore di Avola (SR) Iano Campisi ci regala un libro che è sia uno sguardo lucido sul presente che un invito a recuperare il senso profondo della nostra umanità . Pubblicata da Guido Miano Editore Milano e accompagnata dalla prefazione del critico Floriano Romboli, questa raccolta si compone di racconti e brevi riflessioni che parlano direttamente al lettore, invitandolo a fermarsi, osservare e interrogarsi sul proprio rapporto con la natura, con gli altri e con sé stesso.
Il libro si apre con la sezione che dà il titolo all’opera, Di fronte alla vita, in cui l’autore delinea con sensibilità i temi centrali della sua narrazione: la bellezza fragile e potente del mondo naturale, la responsabilità umana nel custodirlo, ma anche la precarietà dell’esistenza, i legami familiari e il bisogno di ritrovare autenticità in un tempo sempre più dominato dalla superficialità e dall’apparenza.
L’universo naturale, diventa così il protagonista assoluto: la campagna, il vento, il profumo degli agrumi, il mare che incanta e al tempo stesso minaccia, tutto è raccontato con uno stile descrittivo capace di trasmettere emozioni, immagini, memoria. Ma l’autore non si limita a questo, ne coglie le ferite e ne denuncia gli abusi, come nell’aspra riflessione sull’inquinamento marino che emerge in alcuni passaggi del libro.
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Accanto allo sguardo rivolto al mondo esterno, l’autore ci conduce anche in un viaggio interiore attraverso i rapporti familiari, la memoria delle radici e delle figure che hanno segnato la sua crescita. Ne scaturisce un’attenzione delicata ma profonda verso i legami intergenerazionali, le storie semplici ma fondamentali che plasmano il nostro carattere e la nostra visione del mondo.
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Nelle pagine di Di fronte alla vita, non manca uno sguardo critico verso le derive della modernità e della tecnologia, che svuotano le relazioni e riducono l’esperienza umana a un continuo scorrere di immagini virtuali. Campisi osserva con amarezza, ma anche con lucidità , la solitudine e l’alienazione che si celano dietro l’apparente connessione digitale.
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A tenere insieme racconti e riflessioni è una domanda costante sul senso dell’esistenza, sul fluire inarrestabile del tempo, sulle illusioni e le verità che ci accompagnano. Una ricerca che non pretende risposte definitive, ma che invita il lettore a riconoscere la complessità della vita e ad accettarne il mistero, come ricorda il protagonista del racconto Salvuccio, richiamando la lezione pirandelliana: «Così è, se vi pare».
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