
Belpasso (CT) - Alle pendici dell’Etna, a pochi passi da Catania, Giuseppe Rapisarda dottore in chimica con la passione per i viaggi, che vive a Belpasso e che coglie ogni occasione a sua disposizione per poter girare il mondo, ha dato vita all’iniziativa “Lascia un libro, prendi un libro”.Si tratta di un’idea che osserva con sguardo privilegiato il sociale e che si propone di divulgare e condividere gratuitamente libri di ogni genere, ad eccezione dei libri di testo destinati allo studio, negli spazi pubblici o nelle attività commerciali.
Un format importato dai paesi stranieri visitati nel suo personale percorso di vita, nato a giugno 2017 e che si è presto diffuso in Sicilia per poi approdare anche in sei regioni d’Italia. Ad entrare a far parte della grande rete che compone l’iniziativa anche l’Hotel Santosha a Barbados dove, anche in questo caso, sarà possibile usufruire e partecipare al progetto totalmente gratuito. Una vera e propria comunità, quella composta da commercianti ma anche istituti scolastici che hanno aderito alla trovata del chimico, che solo a Belpasso conta 31 punti di raccolta ed oltre 2.000 libri a disposizione degli utenti.

Il gruppo scout Agesci di Roma, il dipartimento di Scienze del Farmaco di Catania, l’associazione giovanile Ascuta a Linguaglossa, l’Ostello della Gioventù Il Castello a Noto, lo Smartpoint Vodafone a Pedara ma anche Alt Service e Tecnology a Sant’Agata Li Battiati, sono solo alcuni dei posti e delle persone che dal mese di gennaio ad oggi continuano a prendere parte alla libreria diffusa e che vogliono “portare i libri alle persone e non le persone ai libri, per riavvicinarsi alla lettura”.
Un progetto in continua espansione quello di “Lascia un libro, prendi un libro” che ha raccolto numerosi consensi ed ha coinvolto e continua a coinvolgere con entusiasmo. Nei luoghi che aderiscono all’iniziativa è possibile trovare una piccola libreria destinata agli estimatori della lettura. Un semplice e piccolo gesto che si propone, allo stesso tempo, di inviare un messaggio che sia culturale ed etico affermando che “la cultura rende liberi”e che leggendo è possibile, perché no, combattere anche la ludopatia.
Per poter aderire al circuito che compone la grande comunità che vuole promuovere la lettura ed il recupero e rivalutazione dei testi è possibile mettersi in contatto con Rapisarda direttamente attraverso i social network alla pagina Facebook “Lascia un libro, prendi un libro”.
Emilia Rossitto
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