
A meno di un anno dalla sua realizzazione l’app “CapisciAME”, ideata dall’ingegnere messinese Davide Mulfari, progettista responsabile Unità di Staff Assistive Technology for Special Needs, dell’Università di Messina, è stata selezionata per MAKEtoCARE 2020.
Parliamo di un contest promosso da Sanofi Genzyme, divisione della nota casa farmaceutica francese, specializzata in malattie rare, sclerosi multipla, patologie oncologiche e immunologia.
Il contest nasce dalla volontà di sostenere e far emergere l’ingegno della comunità “maker” che, grazie ai processi creativi e innovativi dei quali è provvista, è in grado di poter offrire una migliore qualità di vita ai pazienti affetti dalle patologie sopracitate. Nello specifico, il progetto del messinese Davide Mulfari si rivolge a tutti quei pazienti che soffrono di disabilità linguistica e, in questo contesto, la sua app aderisce perfettamente alla mission di MAKEtoCARE.
“CpisciAME” (questo è il nome dell'app) è infatti un progetto di riconoscimento vocale, che consente di migliorare i rapporti fra l’Internet delle cose e le persone, offrendo maggiori possibilità comunicative a coloro che sono affetti da disabilità linguistica. Tecnologie simili sono riscontrabili in piattaforme virtuali di assistenza, come le celebri Google Assistant e Amazon Alexa, ma il progetto di Mulfari supera uno scoglio enorme che questi device impongono a coloro che soffrono di disartria (disturbo neuromotorio del linguaggio, spesso connesso a tetraparesi, SLA, conseguenze di Ictus e altre tipologie di disturbi). Gli assistenti virtuali più conosciuti, infatti, non riconoscono i comandi vocali di coloro che sono affetti da disartria, qui entra in gioco “CapisciAME”, che supera i bassi livelli di comprensione da parte del virtual assistant e aiuta ad appianare la grande variabilità di linguaggio, intra ed inter-utenti, che avviene in questi casi.
“CapisciAME” sfrutta il machine learning supervisionato, realizzando delle soluzioni altamente personalizzate di riconoscimento vocale. Come dicevamo queste tecniche di speaker-dipendent, però, riconoscono solo un gruppo limitato di parole, per di più pronunciato da chi ha contribuito alla realizzazione del sistema di intelligenza artificiale. Per rendere, quindi, più agevole la raccolta delle voci “CapisciAME” (già disponibile sugli app store) consente la registrazione dei propri campioni vocali in maniera guidata, che faranno da trainer alle reti neuronali specializzate sulle quali è basato il riconoscimento. Le lingue attualmente supportate dall’app sono l’Italiano e l’Inglese. In seguito si è pensato di potenziare il range aggiungendo altre lingue.
Il modello di Davide Mulfari è già stato integrato con OpenHab, framework che viene utilizzato nella gestione delle smart home. Risultati simili sono stati raggiunto con la sua integrazione anche con Google Assistant.
Ma, come possiamo noi contribuire a questo progetto e fare in modo che raggiunga la fase finale del contest? Votando per Davide e il suo progetto cliccando su questo link. Aiutiamo Davide a rendere il nostro mondo inclusivo e all’avanguardia.
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