
Il 18 giugno di 70 anni fa a Messina e a Taormina si tenne la Conferenza che diede il via al dialogo per un'Europa unita. Per ricordare quei giorni, si stanno tenendo le celebrazioni per il 70° anniversario della Conferenza di Messina-Taormina alla presenza ministri degli Esteri di numerosi Paesi europei, futuri membri e candidati all’adesione all’Unione europea, affiancati dalla commissaria UE per l’Allargamento, Marta Kos.
L’iniziativa, frutto della collaborazione tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la Regione Sicilia, i Comuni di Messina e Taormina e il Festival Taobuk, ambisce a rinsaldare le radici dell’unità continentale e a tracciare nuove traiettorie per il futuro.
La giornata inaugurale ha preso il via a Palazzo Zanca a Messina, con un tributo alla memoria di Gaetano Martino, l’illuminato ministro degli Esteri che nel lontano 1955 diede impulso alla Conferenza. Fu da quell’incontro che scaturì la fondamentale “Dichiarazione di Messina”, la matrice da cui germogliarono i Trattati di Roma del 1957.
L’evento vedrà gli interventi della presidente del Festival Taobuk Antonella Ferrara, del ministro Antonio Tajani, di quello polacco Radoslaw Sikorski, del presidente della Regione Renato Schifani e del sindaco di Taormina Cateno De Luca. Il culmine di questi due giorni di lavori sarà raggiunto domani, giovedì 19 giugno, con la riunione ministeriale all’Hotel San Domenico Palace di Taormina.
Al centro dei dibattiti, il rafforzamento della prospettiva europea per i Balcani occidentali e la regione orientale, con la partecipazione dei ministri degli Esteri di Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Kosovo, Macedonia del Nord, Moldova, Polonia, Romania e Serbia, oltre alla commissaria Marta Kos. L’obiettivo primario è riaffermare il valore strategico dell’allargamento dell’Unione come motore di stabilità, sviluppo e cooperazione nel continente e nelle aree limitrofe.
Tajani, ha sottolineato l’importanza storica dell’evento: «La Conferenza di Messina e Taormina rappresenta un passaggio fondamentale nella storia dell’unità europea, momento profondamente legato all’Italia e alla Sicilia. Accogliere qui i Paesi membri e candidati significa rinnovare l’impegno italiano per un’Unione europea più solida e capace di affrontare insieme le sfide globali, dalla guerra in Ucraina alle tensioni in Medio Oriente».
Schifani ha detto: "Siamo orgogliosi di sostenere ancora una volta questo Festival che rappresenta una vetrina di prestigio per la cultura e per il turismo. Taobuk si conferma un’eccellenza del panorama culturale internazionale, capace di proiettare la Sicilia al centro del dialogo tra le arti e le grandi sfide del nostro tempo. Il tema scelto quest’anno assume una valenza ancora più importante alla luce delle celebrazioni per i 70 anni dalla Conferenza di Messina e Taormina, che si terranno nell’ambito del festival. Due città che sono state luoghi chiave nel 1955 per sancire la nascita dell’Europa unita: esplorare i “confini” e talvolta superarli vuol dire promuovere una società più consapevole, aperta e inclusiva orientata alla pace e alla convivenza civile europea e internazionale».