INTERVISTA
Domenico Principato, classe 1987, siracusano. Figlio della generazione delle partita iva e di quelli chiamati “bamboccioni”. Figlio del sud e degli studi classici.
Domenico nasce professionalmente come illustratore ma oggi sul web è noto anche per la sua presenza costante agli appuntamenti più importanti nel panorama della moda. Ospite fisso della Milano Fashion Week, conta sul suo profilo Instagram 89,2 mila followers. Ha fondato il magazine indipendente Understandmag (www.understandmag.com) che raccoglie notizie di moda, life style, design.
Le sue illustrazioni sono state protagoniste di famosissime campagne (come Armani o Magnum), con disegni dai colori vivi e il tratto che sembra essere fatto a matita. Ma a cosa si devono questi risultati? È solo fortuna? Si sa quella non guasta mai, ma da sola non basta, da sola non fa la differenza tra lui e i tanti giovani che senza “arte ne parte” tentano di reinventarsi nel web, in cerca di una fama veloce da raggiungere e difficile da mantenere.
Parlando con Domenico si capisce subito che siamo di fronte ad un ragazzo che non ha perso la bussola..
Partiamo dal principio. Quando hai scoperto che disegnare non era solo una propensione naturale ma poteva diventare il tuo lavoro?
Durante il mio percorso accademico avevo capito e sapevo che “disegnare” fosse un lavoro, ma non pensavo potesse diventare anche il mio. Mi è sempre piaciuto disegnare sin da piccolo e crescendo ho imparato a farlo anche al computer, capendo così che quella fosse la strada da percorrere, facendo ciò che mi è sempre piaciuto.
Tutto è iniziato quando sono stato selezionato da Taschen (una delle case editrici più influenti nel panorama artistico, ndr) per essere pubblicato nel n. 4 di Illustration Now. Da quel momento ho iniziato ad avere una consapevolezza diversa di ciò che stavo costruendo.
Che formazione hai fatto?
Ho studiato al liceo classico, e parto da qui perché mi è stato davvero utile. Rapportandomi con i miei compagni di corso, notavo che il mio approccio allo studio era più strutturato, facilitandomi in cose per cui gli altri faticavano maggiormente.
Ho studiato alla NABA, Nuova Accademia Belle Arti di Milano, corso di Fashion & Textile Desgin laureandomi a pieni voti. Subito dopo ho seguito un corso di specializzazione professionale in Illustrazione Grafica allo IED, Istituto Europeo Design.
Come è avvenuto il passaggio dall’essere un illustratore, un artista ad essere riconosciuto tra la cerchia degli “influencer” ?
Il passaggio è avvenuto naturalmente. Non ho mai abbandonato il mio approccio artistico, e infatti il target dei miei followers attinge molto da questo mondo. Da quando Taschen mi ha inserito tra i 150 illustratori più importanti, ho avuto modo di poter estendere la mia rete e di conseguenza i miei lavori acquisivano più visibilità. Da lì quindi le collaborazioni con importanti aziende si sono succedute e di riflesso, anche le persone che mi seguivano. Il mio lavoro nella comunicazione oggi è infatti trasversale, perché sono impegnato su più livelli. Sicuramente essere genuini e se stessi, puntando ovviamente su un’altissima qualità delle immagini per raccontare qualunque situazione in maniera patinata e brillante, continua a rappresentare il mio modo di lavorare.
Parlando di aziende importanti, hai collaborato con grandissime aziende come Furla, Adidas, Coca Cola. In che modo ti sei approcciato a queste realtà?
Ogni Brand ha delle caratteristiche e richieste diverse, dopo vari meeting e dopo aver centrato il loro obbiettivo si procede senza problemi. Non temo i brand noti, mi piacciono le sfide, e quando viene attivata una collaborazione importante per me è solo un modo per mettermi alla prova.
E proprio per Furla, la collezione SS 17 Capsule Collection, con le stampe da lui disegnate (come si evince da uno dei suoi due loghi – il fulmine che attraversa la nuvola) ha riscosso un successo tale da essere esaurita nel giro di due sole settimane.
Domenico non nega di sentirsi fortunato, perché è riuscito a fare delle sue passioni il suo lavoro (obiettivo difficile in qualsiasi periodo, ndr) ma ci confessa che ci sono anche dei momenti di grande nostalgia nei confronti di quel mondo della moda fatto di luci e paillettes che prima guardava solo da lontano e che oggi invece nella sua dimensione quotidiana ha perso un po’ la magia di un tempo.
Che dire, il web aiuta ma il talento è indispensabile!
Ai nostri lettori che vogliono scoprire i lavori di Domenico Principato consigliamo di guardare il suo portfolio sul suo sito internet www.domenicoprincipato.com e seguirlo su instagram @domenicoprincipato!
Daniela Tralongo