INTERVISTA
Chi: Mythos Opera Festival, nuova realtà artistica in Sicilia, festival che vede la sovrintendenza di Gianfranco Pappalardo Fiumara, direzione artistica di Katia Ricciarelli, co-direttore artistico il giovane tenore Roberto Cresca (già vincitore del Concorso Lirico di Spoleto), la direzione musicale affidata a Francesco Costa, Oscar della Lirica 2016 e Maestro del Coro Lirico Siciliano (leggi l’intervista su Notabilis, cliccando il link http://www.notabilis.it/inserire-intervista/2017/2/22/gran-coro-lirico-siciliano-da-catania-alla-conquista-del-mondo) e come direttore di produzione il tenore Andrea Raiti.
Cosa: magia dell’opera lirica, con lo scopo di portare lo spettatore in questo mondo onirico attraverso rappresentazioni mitiche che guidino il pubblico nel sogno.
Quando: dal 3 luglio al 3 settembre 2017.
Dove: teatro greco di Siracusa, teatro romano di Catania e teatro antico di Taormina.
Perché: ridare nuova linfa vitale e restituire quel livello artistico e tecnico che la Sicilia e i suoi magnifici gioielli meritano.
Di certo si tratta di una splendida notizia per i siciliani, che vedranno nei prossimi mesi i propri teatri come scenari di spettacoli di altissimo livello. Il Mythos Opera Festival è un’entità destinata a far parlare molto di sé nei prossimi anni, una realtà al cui interno lavorano eccellenze, artisti e tecnici che negli anni si sono formati in alcuni tra i più importanti festival e teatri di tutto il mondo. Straordinario il parterre di artisti schierati, tra cui nomi di rilevanza mondiale come Fabio Armiliato, Giovanna Casolla, Anna Maria Chiuri, Maria Dragoni, Sumi Jo, Erwin Schrott, Enrico Stinchelli. Inoltre, udite udite, i biglietti hanno dei prezzi molto accessibili: dai 20 euro circa in su. Questi gli spettacoli in programma:
Teatro Greco di Siracusa CARMEN: 14, 23 luglio e 5 agosto alle 20.30; CAVALLERIA RUSTICANA: 13 agosto alle 20.30; CARMINA BURANA: 4 agosto alle 21.00; GALA LIRICI: 30 luglio e il 12 agosto alle 21.00, con l’Orchestra Giovanile Bellini diretta da Giuseppe Romeo, che vedrà lo schieramento di un parterre di stelle internazionali.
Teatro Antico di Taormina CAVALLERIA RUSTICANA: 29 agosto alle 21.30; AIDA: 31 agosto alle 21.30; DANIELA DESSI’ MEMORIAL: 28 agosto alle 21.30; SINFONIE D’ESTATE: 30 agosto alle 21.30, un grande concerto sinfonico con l‘Orchestra Filarmonica della Calabria diretta da Filippo Arlia
Teatro Romano di Catania SERATA BELLINIANA: 3 settembre, un grande omaggio al “Cigno etneo”, Vincenzo Bellini
Piccolo giallo… Sul sito italianticket.it i biglietti sono stati venduti dall’inizio di aprile. Come mai, allora, la notizia si è saputa solo ieri?
Abbiamo chiesto informazioni al vicesindaco di Siracusa Francesco Italia, assessore al Centro Storico, ai Beni e alle politiche culturali, al Turismo, allo Spettacolo, Unesco e Politiche Sportive. Chi meglio di lui per avere delucidazioni a riguardo? “La Regione Sicilia ha dato il via libera a tale evento, ma senza il consueto iter burocratico. Mi lascia quindi perplesso la modalità della concessione per questi spettacoli. Su quali criteri vengono rilasciate tali autorizzazioni? È solo per qualità artistica?”.
Sulla fruibilità del teatro greco di Siracusa si è a lungo discusso negli anni e stupisce la celerità della risoluzione in questa occasione. Due le fazioni che si sono nel tempo create sull’argomento: c’è chi è favorevole al suo utilizzo per ampliare le attività culturali della città ( al di là delle rappresentazioni classiche), e chi si oppone per il timore di rovinare un bene prezioso e unico al mondo.
Restano, quindi, diverse domande irrisolte (e non solo su questo argomento: sarà vera la proposta di trasferire il dipinto del Caravaggio “Il seppellimento di santa Lucia” da Siracusa a Taormina?).
Il teatro greco di Siracusa fu costruito nella sua prima fase nel V secolo a.C. e in esso “un certo” Eschilo rappresentò nel 470 a.C. "Le Etnee" ( su invito di Gerone di Siracusa, il quale nel 476/5 a.C. aveva fondato la città di Aitna. Il dramma, purtroppo, è andato perduto, così come molti altri) e forse “I Persiani”(che tra l’altro è la prima tragedia sicuramente databile tra quelle conservate, risalente al 472 a.C.) . Ancora “un certo” Luciano Canfora, nella “Storia della Letteratura Greca”, scrive:
« Prestigio durevole, se si considera la grande richiesta di teatro Euripideo da parte dei siracusani e di altre città della Sicilia, di cui parla Plutarco negli ultimi capitoli della Vita di Nicia, quando racconta che pochi prigionieri ateniesi erano riusciti a riscattarsi recitando pezzi di tragedie Euripidee. Naturalmente le strutture teatrali di cui Eschilo si è servito per la messinscena delle Etnee o nel suo secondo viaggio in Sicilia, quello del 456 a.C. conclusosi con la sua morte, non saranno servite unicamente per l’illustre ospite ateniese. Ci sarà stata un'attività teatrale più o meno continua legata a tali istituzioni». (Storia della Letteratura Greca, p.112)
Il suggestivo scenario siracusano ha, quindi, una storia diversa rispetto al teatro di Taormina, o Tauromenion, risalente probabilmente a un'origine ellenistica e quindi successiva, forse del III secolo a.C., e oggi totalmente romano nel suo aspetto.
Alessandra Leone