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Il mandarino di Ciaculli, l’arancia di Ribera, l’arancia rossa di Sicilia, il limone Interdonato, il limonedell’Etna e di Siracusa: sono loro i protagonisti delle “Vie della Zagara”, sei itinerari che collegano tra loro i prodottiigp e dop siciliani.
L’idea è nata da un gruppo imprenditori siciliani, i quali avevano creato nel 2007 l’associazione “Gusto di campagna” (11 i soci fondatori, mentre oggi ne fanno parte 54 imprenditori agricoli) con l’obiettivo di salvaguardare le tradizioni rurali e rilanciare economicamente le masserie della regione. Siamo davanti al cosiddetto “Turismo relazionale integrato”, che offre al visitatore esperienze uniche, con i “regali” che la natura ci ha donato (e che dobbiamo, o almeno dovremmo, tentare di salvaguardare), con il contatto con gli animali che la abitano e corsi ad hoc, quali workshop di scrittura creativa, cooking class, raccolta di frutta e verdura e così via.
Un modo per riprendere il contatto con la semplicità e la verità, con la natura e la campagna, con i suoi sapori, saperi e odori che rischiamo facilmente di dimenticare vivendo in città caotiche a ritmi frenetici; un’occasione importante per recuperare territori e professioni altrimenti dimenticati e quindi per creare maggiori posti di lavoro. Via libera, quindi, anche a curiosità, domande, percezioni e attenzione nei dettagli, possibilmente anche conoscendo la trasformazione del prodotto, che può facilmente arrivare sulle nostre tavole con gli ordini online.
Un’esperienza unica, lontana dal chiasso, da confusione o trambusto. Dove, forse, la regola è solo una: ascoltare e godersi al massimo questi momenti, capendo che in fondo, basta poco per entrare in una “dimensione parallela”. Per informazioni, consultate il sito www.gustodicampagna.com o scrivete una mail a info@gustodicampagna.com.
Alessandra Leone