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Si è concluso domenica 30 luglio ilFestival Internazionale del Cinema di Frontiera di Marzamemi, giunto quest’anno alla sua diciassettesima edizione: un appuntamento imperdibile in una splendida location, quale è piazza Regina Margherita, per i curiosi e gli amanti della cultura, per gli appassionati di film, per tutti coloro che hanno voglia di conoscere e scoprire opere d’autore di altissimo livello, magari non così conosciute per questioni di marketing o di scelte commerciali.
Un clima di magia e apertura, di cultura, collaborazione e sintonia voluto fin dall’inizio dagli organizzatori dell’evento, con un cartellone che ha l’obiettivo di far porre domande e interrogativi, aperto al nuovo e a differenti realtà e contesti. Una finestra sul mondo (con un panorama mozzafiato, in cui il cielo si confonde con il blu del mare), guardandosi intorno con cuore aperto e sincero, senza barriere ideologiche e/o culturali.
Grande successo sabato sera per l’attrice Tea Falco, affascinante e talentuosa componente della giuria del concorso lungometraggi con i registi Fabio Mollo e Roland Sejko, la quale è stata premiata dal presidente del Cda della Banca di credito cooperativo di Pachino Concetto Costa. La Sicilia con la sua bellezza e la sua storia, è protagonista, come lei stessa ha affermato, del suo ultimo lavoro: “Ho realizzato un documentario che uscirà su Sky Arte in autunno e che parla di noi siciliani. Si tratta di un esperimento antropologico che parla della nostra terra da un altro punto di vista, puntando cioè l’accento sulla sua bellezza e tralasciando lo stereotipo della mafia”. Sul palco quella sera sera stessa Maria Grazia Ursino, sales director Fox Italia, e il giornalista Gianni Molè della giuria di “ConCorto” con Silvana Grasso, filologa, scrittrice e giornalista, verafuoriclasse, potente e sanguigna, dionisiacanel senso classico del termine, il cui ultimo libro “Solo se c’è la luna” è l’ennesimo successo ricco di pathos, emozioni e sensazioni, finalista allo Strega e al Campiello.
Per la sezione “Chiacchiere sotto il fico”, si è svolto un particolare incontro tra mondo del cinema e arte conSky cinema arte e Sky Arte, che hanno presentato il nuovo film d’arte per il cinema “Raffaello”, coinvolgendo, come ha spiegato il direttore produzioni cinematografiche d’Arte Cosetta Lagani, “celebri storici dell’arte ed eccellenze del mondo del cinema italiano che si incontrano e dialogo per la prima volta insieme per creare un’esperienza unica”, per un’opera che ha utilizzato anche le tecnologie più evolute per descrivere la complessa vita di uno degli artisti più famosi i tutti i tempi. “La guerra dei cafoni” di Davide Barletti e Lorenzo Conte, ha trionfato per “la rappresentazione, attraverso una ricostruzione stilistica rigorosa ben supportata dall’ottima recitazione dei piccoli attori, di una storia che, tra metafora e realismo, traduce la scrittura in cinema”, così come è stato spiegato dalla giuria; menzione speciale del Festival internazionaledel Cinema di Frontiera di Marzamemi a “L’ordine divino - Die göttliche ordnung” di Petra Volpe, con la seguente motivazione: “Un omaggio a quelle donne che con tenerezza e determinazione si opposero alla supremazia maschile che le escludeva dal diritto di voto in una società come quella svizzera. In modo realista e vibrante ci rende partecipi del loro coraggio. Una storia divertente con molti elementi nostalgici ma con un intento profondamente politico che trascende l’ambientazione per diventare narrazione universale”. A vincere la sezione miglior cortometraggio è stato “A casa mia” di Mario Piredda per “la lingua sarda che poeticamente cesella, come in una scultura del suo rarissimo corallo, silenzi che gridano, occhi che sentenziano, gesti che condannano o assolvono, alla presenzad’un onnipotente mare, custode fiero e muto di vittorie e sconfitte. È la patria del conosciuto, la patria dell’amato, degli affetti, il bene supremo cui sempre tornare, nonostante l’odissea della vita, i naufragi della vita, le mareggiate della vita, le dimenticanze della vita. La casa, assai più d’un perimetro di muri, è quella mitologica terra di frontiera in cui “mito” e modernità possono incontrarsi, ritrovarsi, stringere accordi e consegnarli al Futuro”. “La noche de paz” di Alma Mar Izquiero, con la sua sete di libertà, democrazia e l’“humanitas dell’umanità” ha vinto il Premio speciale della giuria, mentre “Salifornia”di Andrea Beluto ha ricevuto una menzione, coniugando “già nel titolo due realtà così apparentemente diverse, Salerno e la California, l’aspirazione, ma più l’affermazione, che nulla è inconciliabile, nulla è insanabile e il temuto «passaggio del guado», dalla tradizione alla modernità, è possibile, indolore. Il prima non è nemico del dopo, il passato non è ostile al presente. Passato e presente possono sommarsi, arricchirsi, non sottrarsi a scapito di valori, odori, rumori, suoni, canti dell’uno e dell’altro. Di questa elementare, ma straordinaria, lezione di vita Salifornia è il canto gioioso, quasi un epitalamio greco”.
Premiato anche il regista albanese Roland per essersi fatto portavoce, con abilità e grande capacità, del suo paese e della sua memoria, “riportando a noi, attraverso un saggio intreccio dei materiali di repertorio e di ripresa, un mondo in attesa di un futuro che arriva da lontano senza nascondere le pene del passato. Un riconoscimentoall'opera di un cineasta creativo e responsabile che mette in gioco la sua biografia per raccontare le storie degli altri”, così come ha voluto sottolineare il sindaco di Pachino Roberto Bruno. Last but not least, spazio anche ai più giovani: sono i ragazzi del corso di “Filmmaking”,con idee, talento, tanti ideali e sogni. Sono loro il nostro futuro, il soffio di vento fresco del domani, i grandi che porteranno alta la bandiera del nostro Paese nel mondo; sono loro, provenienti da tutta Italia e dall’estero, con una valigia piena di passioni e progetti, che hanno avutol’importante opportunità di formazione, acquisendo competenze teoriche e pratiche di regia, scrittura, montaggio e fotografia con l’aiuto di professionisti del settore.
Alessandra Leone