L'Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana destina cinque milioni di euro alla riqualificazione delle sale cinematografiche siciliane per l'ammodernamento delle strutture, l'adeguamento degli impianti e la nuova realizzazione.
Gli interventi sono inseriti nell'Avviso pubblico per il finanziamento di azioni nel settore delle sale cinematografiche destinato alle PMI e alle associazioni no-profit che avranno 90 giorni di tempo per presentare le istanze per progetti di riqualificazione delle sale che si trovano nel territorio regionale.
Destinatari oltre ai cinema mono e multisala sono anche i cineforum, i cinema d'essai, le cineteche.
Le parole dell'assessore regionale Alberto Samonà «I cinema sono i luoghi della cultura e del sogno per antonomasia. Sono spazi di condivisione e di crescita culturale, che diventano essenziali punti di riferimento per le comunità . I canali televisivi a pagamento e la rete internet hanno ridotto il potenziale attrattivo dei cinema, che spesso hanno dovuto chiudere e che nella migliore delle ipotesi, sono obsoleti rispetto agli standard richiesti. Per non parlare della crisi nera in cui è piombato quest'anno l'intero settore cinematografico a causa dell'emergenza Covid. Attraverso questo bando, sostenuto con fondi dovuti dallo Stato alla Regione per la mancata attuazione dell'articolo 38 dello Statuto abbiamo voluto dare un segnale tangibile di attenzione a questo fondamentale segmento culturale, per promuovere un miglioramento complessivo delle sale cinematografiche siciliane. L'investimento vuole incidere sul recupero strutturale delle sale, alcune delle quali hanno valore storico, ma anche e soprattutto sul potenziamento dell'offerta culturale complessiva, per la quale la rivitalizzazione dei cinema, quali punti di aggregazione, è molto importante per rendere più attrattivi i territori. Con questo bando, che giunge a pochi mesi di distanza da quello che ha finanziato 104 teatri comunali, si integra e completa un progetto di recupero complessivo delle strutture cine-teatrali della Sicilia, su cui il Governo Musumeci aveva assunto il proprio impegno».
«Il bando - dichiara il Dirigente generale del Dipartimento dei Beni Culturali, Sergio Alessandro - è destinato a migliorare la complessiva offerta delle sale cinematografiche della Sicilia e per questo prevede interventi diversi: dalla riattivazione delle sale cinematografiche chiuse o dismesse, alla realizzazione di nuove sale per l'esercizio cinematografico, alla trasformazione delle sale o multisala esistenti in ambito cittadino con aumento del numero di schermi. Le risorse disponibili, infatti, potranno essere utilizzate sia per opere di tipo edilizio che per interventi di ammodernamento e adeguamento tecnologico. Una particolare attenzione si è voluta rivolgere all'abbattimento delle barriere architettoniche e agli interventi che facilitano la fruizione in sala da parte delle persone diversamente abili, ivi inclusa la dotazione per la fruizione di audioguide e sottotitoli».
Il finanziamento, che è a fondo perduto, prevede la possibilità di realizzare un'ampia gamma di opere. Tra le spese finanziabili rientrano, infatti, oltre a quelle di tipo edilizio, anche quelle relative all'impiantistica: impianti di proiezione digitale e impianti audio, climatizzazione, sistemi di sbigliettamento automatico, arredi e poltrone, interventi per l'ottimizzazione del consumo energetico e quelli di produzione di energia elettrica necessari al funzionamento. Possono partecipare al bando esclusivamente le imprese di esercizio cinematografico e i soggetti no profit con sede legale in Sicilia. La dotazione complessiva sarà destinata per l'80% (quattro milioni di euro) alle imprese di esercizio cinematografico per sale gestite dalle stesse. Il rimanente 20% sarà destinato ai soggetti no profit le cui sale cinematografiche potranno trovarsi su beni di loro proprietà , di proprietà pubblica ovvero di proprietà di terzi dei quali abbiano un valido titolo di disponibilità . Ogni impresa può presentare un solo progetto riferito all'intera struttura cinematografica, sia essa mono o multisala. Le imprese a gestione diretta potranno ottenere un contributo sino al 70% delle spese ritenute ammissibili con un tetto massimo di 100.000,00 Euro. I soggetti no-profit, invece, potranno ottenere fino al 100% del rimborso delle spese con un investimento massimo di 50.000,00 euro.
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