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"Fotografare è trattenere il respiro quando tutte le nostre facoltà di percezione convergono davanti alla realtà che fugge. In quell'istante, la cattura dell'immagine si rivela un grande piacere fisico e intellettuale”.
Henri Cartier-Bresson
Dal 21 ottobre al 25 febbraio, la GAM-Galleria d’Arte Moderna di Palermo ospiterà la mostra fotografica in omaggio ad uno dei più grandi fotografi di tutti i tempi: Henri Cartier-Bresson.
Nato in una piccola cittadina dell’Ille-de-France, Bresson dopo gli studi di pittura e arte, si dedica alla fotografia intorno al 1931, dopo un viaggio in Costa d’Avorio, che modificherà in lui il concetto di reportage fotografico. Dopo un iniziale approccio con la cinepresa (era stato assistente alla regia del grande Jean Renoir) ed uno più timido con la macchina fotografica, nel 1932 acquista la sua prima macchina, all’età di 24 anni: una Leica 35mm. Da quel momento la sua voglia di guardare alla realtà attraverso la lente si fa sempre più forte.
Durante la seconda guerra mondiale entra a far parte della resistenza e dopo anni di prigioni ed una fuga fortuita dal campo, documenta la liberazione di Parigi dai Nazisti, nel 1944. Finita la guerra ritorna al cinema, ma dopo una mostra personale al MOMA di New York, e il grande successo che ne conseguì, si trasferì negli Stati Uniti, dove, nel 1947 fonda, insieme agli amici e colleghi Robert Capa, George Rodger, David Seymour, e William Vandivert la famosa Agenzia Magnum (una delle più importanti agenzie fotografiche del mondo, che annovera fra i suoi membri fotografi come Elliot Erwitt, Steve McCurry, Susan Meiselas, René Burri, il siciliano Ferdinando Scianna e molti altri).
Da quel momento la sua fama diventa mondiale. Viaggia attraverso il globo, in lungo e in largo, immortalando la realtà intorno a sé e regalandoci alcuni degli scatti più belli che la storia della fotografia ricordi, nonostante lui stesso ammetta: «In realtà la fotografia di per sé non mi interessa proprio; l'unica cosa che voglio è fissare una frazione di secondo di realtà».
L’esposizione di Palermo rappresenta un evento più unico che raro, poiché le opere del maestro sono sottoposte ad una rigida legge sul diritto di utilizzo e riproduzione. Si tratta di circa 140 fotografie, raccolte in una mostra promossa dall'assessorato alla Cultura del Comune di Palermo e organizzata da Civita in collaborazione con la Fondazione Henri Cartier-Bresson e Magnum Photos Parigi. "Per parlare di Henri Cartier-Bresson è bene tenere in vista la sua biografia. La sua esperienza in campo fotografico si fonde totalmente con la sua vita privata.”, afferma Denis Corti che, insieme ad Andrea Holzherr (MAGNUM Photos), ha curato la mostra.
Dopo l’enorme successo che ha riscosso la mostra su Steve McCurry che si è chiusa lo scorso febbraio, non resta altro se non lasciarsi conquistare da questa nuova esposizione.
Francesca Brancato
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