In Sicilia il futuro dell’edilizia ecosostenibile è rappresentato dal progetto dell’ingegnere catanese Matteo Vitale, dottorando in Ingegneria civile e Architettura dell’Università di Catania.
È suo il brevetto degli innovativi pannelli autoportanti realizzati con gli scarti della filiera agricola delle arance. Un progetto realizzato sotto la guida del prof. Santi Maria Cascone, ordinario di Architettura tecnica al Dicar (Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura), presso il quale il giovane ingegnere sta ultimando il suo dottorato di ricerca.
«Il passo più importante è stato fatto!» ha dichiarato Vitale in un'intervista, nella quale ha affermato anche che il brevetto del progetto è già stato depositato, il che permetterà la realizzazione di questi pannelli da impiegare nell'edilizia. Adesso diventa fondamentale trovare una strada per la commercializzazione industriale del prodotto. La bio sostenibilità è il futuro in ogni settore e il progetto di Vitale si inserisce all'interno di un sistema in continua espansione e sempre alla ricerca di nuove tecnologie.
Il progetto è stato approfoondito e studiato anche all'estero, in Spagna nello specifico, e non è ancora da considerarsi coclusa la sperimentazione, poiché il progetto va appunto ampliato e approfondito con altre prospettive e professionalità che operano nello stesso settore.
Allo stesso tempo Vitale e il professore Cascone, attendono che vada avanti l’iter che seguono i brevetti già registrati. Magari si pensa ad una start-up.
Idea fortemente radicata nella realtà siciliana, quello di Matteo Vitale è un progetto che l'ingegnere vuole realizzare e portare avanti qui in Sicilia, fonte e origine delle materie prime che permettono costruzioni ad impatto zero sulla natura. Come? Grazie al così detto “pastazzo”, il sottoprodotto dell’industria di trasformazione alimentare che deriva dagli agrumi (limoni, erance e simili) sottoposti a spremitura. Di cosa è fatto il "pastazzo"? È composto da bucce, semi e polpa degli agrumi, che mantengono proprietà tali da essere già impiegati per la concimazione organica dei terreni, l’alimentazione del bestiame e l’estrazione della pectina (addensante naturalmente presente nella frutta e impiegato nella produzione di marmellate). Il "pastazzo", solitamente considerato un banale scarto, è un'importantissima risorsa, perché, ad esempio, tra gli svariati utilizzi che se ne fanno c'è anche quello di biomassa nella produzione di energia elettrica.
Quella di Matteo Vitale, quindi, è solo l'ultima delle applicazioni del "pastazzo", che da adesso entra a gamba tesa nel mondo dell'edilizia, grazie alla realizzazione di un materiale naturale, che abbia buone prestazioni termiche e acustiche, con l’impiego di risorse a km zero e ad impatto zero, con possibilità di impiego nel campo della progettazione.
Le tre "erre" (Recycle, Restart, Reuse) sono chiaramente il futuro della manifattura e progetti come quello di Matteo Vitale e del prof. Cascone sono lo specchio della Sicilia che ha desiderio di rinnovarsi e si stare al passo con i tempi.
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