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MESSINA - Ultimamente si fa un gran parlare di climate change, di responsabilità collettive e futuro, non solo del pianeta, ma di tutti noi. L’Europa ha finalmente emesso delle leggi che consentiranno, entro il 2021 la rimozione completa di alcuni beni di consumo, altamente inquinanti. Parliamo soprattutto di oggetti di uso quotidiano, usa e getta, come posate e stoviglie di plastica, e alcuni imballaggi di alimenti e beni di prima necessità, che letteralmente, vengono acquistati insieme alla merce per essere usati la durata di qualche secondo, per poi essere gettati nell’immondizia. Ecco, questa è la fast consuming industry fatta di essenzialmente di scarti, che dopo essere stati gettati impiegano anni, se non addirittura secoli, per essere smaltiti dal pianeta.
È stato stimato dall’ONU che 8 milioni di tonnellate di rifiuti plastici vengono riversati ogni anno negli oceani e questo intacca anche Paesi come il nostro. Ad un giorno dalla marcia mondiale che avrà luogo domani, 15 marzo 2019, e coinvolgerà 1.325 città, capitanata dalla giovane attivista svedese per il clima Greta Thunberg e seguita sui social con la campagna #fridaysforfuture, siamo lieti di sapere che l’Isola di Salina riceve un importante riconoscimento. È stata infatti individuata dall’UE, come una delle sei Isole pilota dell’Unione per la transizione verso l’energia pulita, a fare da esempio per il maggior numero possibile di isole europee negli anni a venire.
La selezione delle isole dell’UE impegnate nella transizione energetica è un’iniziativa della Commissione Europea Clean Energy for EU Islands, partita ufficialmente il 18 febbraio scorso, con il sostegno del Segretariato delle Isole dell'UE per l'Energia pulita. L'iniziativa è stata lanciata nel maggio 2017 a Malta, quando la Commissione Europea e 14 paesi dell’Unione, (tra cui: Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Malta, Portogallo, Spagna, e Svezia) hanno firmato una dichiarazione politica.
L'iniziativa della Commissione Europea avvia il processo di transizione energetica con le isole, per sostenerle nel diventare più autosufficienti, prospere e sostenibili. In una prima fase le Isole, Aran (Irlanda) Cres-Lošinj (Croazia), Sifnos (Grecia), Culatra (Portogallo), Salina (Italia) e La Palma (Spagna), svilupperanno e pubblicheranno i loro programmi di transizione verso l'energia pulita, il tutto entro l'estate 2019. Le altre 20 selezionate lo faranno entro l'estate 2020. Dominique Ristori, Direttore Generale per l'Energia presso la Commissione Europea, ha dichiarato:
«Le 26 isole selezionate mostrano un notevole potenziale ed entusiasmo per lo sviluppo di forti e durature collaborazioni con gli stakeholder interessati alla transizione verso l'energia pulita. Avviandosi su questa strada, non solo diventeranno più autosufficienti e prospere, ma forniranno anche esempi stimolanti per le altre isole e per l'Europa nel suo complesso. Ciò a sua volta aiuterà l'UE a raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi in materia di clima ed energia ».
Ci sono più di 2200 isole abitate nell’UE e, nonostante l'abbondanza di fonti di energia rinnovabili, come quella eolica, solare e del moto ondoso, molte di queste dipendono attualmente da costose importazioni di combustibili fossili per il loro approvvigionamento energetico. La transizione energetica pulita può aiutare le isole non solo a divenire più autosufficienti e prospere, ma anche a sbloccare nuove opportunità di lavoro interne alle proprie comunità. L'obiettivo del Clean Energy for EU Islands Secretariat è quello di aiutare il maggior numero possibile di isole europee a intraprendere e far progredire la transizione verso l'energia pulita.
La chiave del successo della designazione di Salina a questo prestigioso ruolo di Isola Pilota è il risultato di un lungo percorso iniziato con l’adesione dei tre Comuni dell’isola al Patto delle Isole, unica partecipazione di piccola isola italiana, e successivamente al Patto dei Sindaci, promosso dalla Regione Siciliana. In questo ambizioso progetto, oltre ai Comuni di Leni, Malfa e Santa Marina, sono coinvolti l’ENEA, in qualità di capofila, il Dipartimento Energia dell’Assessorato Regionale Energia e Servizi di Pubblica Utilità, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – INGV, Marevivo, l’Associazione Albergatori Salina Isola Verde ed il consulente dei tre sindaci, ing. Filippo Martines.
Una mappa interattiva con ulteriori informazioni sulle isole selezionate per il supporto da parte del Clean Energy for EU Islands Secretariat è disponibile al link https://www.euislands.eu/26-islands-launch-transition
Francesca Brancato
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