
Il novantaseienne palermitano Giuseppe Paternò ha conseguito la laurea con 110 e lode in Studi Filosofici e Storici. Dopo una vita nelle Ferrovie dello Stato e un'infanzia in uno dei quartieri più poveri di Palermo, il signor Paternò ha coronato il suo sogno e ora pensa anche alla laurea magistrale. La notizia è di poche ora fa, ma Paternò e la sua determinazione hanno fatto già il giro del mondo.
Giuseppe Paternò nel ragiungimento del traguardo della laurea ci ha sempre creduto e oggi risulta essere il più anziano al mondo a conseguire la prima laurea, conferitagli questa mattina nell'aula magna di Viale delle Scienze dal rettore Fabrizio Micari: «Il mio entusiasmo è sempre stato grande - dice Paternò - Questo è il mio antidoto agli anni che passano. Adesso che sono al traguardo guardo ancora avanti. Chissà magari potrei continuare con i due anni di laurea magistrale, del resto mia madre Giovanna ha vissuto fino a 100 anni, potrei farcela anch'io».
Paternò ha iniziato a lavorare a soli sette anni, per aiutare il padre impiegato alla birreria Italia di Palermo. Maggiore di sette figli in una famiglia poverissima del rione Papireto, a quattordici anni era già fattorino dell'Utet, poi impiegato alle Ferrovie come telegrafista e capostazione. A 31 anni ottiene il diploma di geometra, conseguito alla scuola serale per provare a fare carriera all'interno delle Ferrovie dello Stato, dove è poi rimasto fino alla pensione. Soltanto tre anni fa la decisione di iscriversi all'università. «Un esempio per tutti!» afferma il rettore Macari.
Gli ultimi esami lo hanno messo a dura prova, ma nononstante questo, durante il lockdown ha portato a casa altri successi, adeguandosi alle regole e sfruttando al meglio la tecnologia. Nella tesi finale un approfondimento sui suoi luoghi del cuore, intrecciando percorso emozionale alle vicende storiche e architettoniche di Palermo. Troviamo così Piazza degli Aragonesi, dove ha festeggiato la fine della guerra raggiungendo la sua famiglia a piedi da Trapani; Piazza Bologni, dove oggi, come matricola più anziana, ha festeggiato la laurea; Mondello che lui del Papireto raggiunse per la prima volta in tram in un'estate del 1937 grazie a un compagno di scuola; infine Viale delle Scienze, sede della cittadella universitaria, simbolo di un traguardo. «La sua vita è una pagina di storia, è bastato partire dalla sua biografia per la tesi», ha affermato la professoressa Cancila, che lo ha seguito fino alla discussione della tesi.
«Non mi stanco mai - dice Paternò - e dico ai giovani di fare lo stesso. Di continuare a studiare sempre, perché il mio unico rimpianto è di non averlo fatto da giovane come avrei voluto. Le materie di studio per la laurea si sono intrecciate con i miei ricordi. La storia che studio è anche la mia: la guerra, i bombardamenti, il servizio militare e l'imbarco sul sommergibile scansato per una polmonite».
Che dire, un altro siciliano degno di nota che ha fatto dei suoi sogni realtà e che, di certo, non si fermerà qui.
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