Ha compiuto 75 anni il 9 gennaio scorso l'attore catanese Leo Gullotta. Dal "fortino" il quartiere di Catania nel quale è nato e cresciuto, è emerso con il suo talento straordinario nel mondo dello spettacolo.
Iniziando come giovane comparsa al Teatro Massimo Bellini, la sua è stata una strada in salita, condita con la simpatia che lo caratterizza, che l'ha aiutato a farsi apprezzare, insieme al supporto della sua famiglia. Reso celebre dalla tv con personaggi come la signora Leonida del “Bagaglino”, Leo Gullotta è anche un grande interprete al cinema e a teatro, nonchè vincitore di due David di Donatello e altri riconoscimenti.
Oggi vive nella sua casa di Roma, insieme al compagno di vita e marito.
In una recente intervista Gullotta afferma che il bilancio dei suoi 75 anni son caratterizzati da una parola chiave: speranza. Di sicuro la sua è stata una vita vissuta con grande vitalità ed energia. Come molti altri del mondo dello spettacolo, anche Gullotta ha dovuto in terrompere le sue attività lavorative, trascorrendo però il tempo nel suo quartiere di Roma. Tra le priorità per il futuro riprendere con “Bartleby lo scrivano” e proseguire fino a maggio, sperando che la situazione possa migliorare presto e che i teatri possano riaprire presto.
Anche Gullotta si dice preoccupato per le 80.000 persone ferme, tra lavoratori dello spettacolo e le loro famiglie, denunciando la mancanza di una politica per il teatro, in uno scenario di possibile riapertura che prevede, forse, il 20% di pubblico in sala. Queste le parole che per 50 ha calcato le scene, con al fianco colleghi come Turi Ferro, suo maestro, Salvo Randone, Ave Ninchi. Tra le sue interpretazioni conlo Stabile di Catania, sotto la direzione di Mario Giusti, ricordiamo “La violenza” di Fava, prima edizione e “Il malato immaginario”. Senza considerare i tanti testi di Pirandello e Shakespeare.
La sua mancanza sull'Isola si fa sempre sentire e nella speranza di poterlo vedere nuovamente sul palco, gli porgiamo i nostri migliori auguri.
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