Sono 3 i Cappelli assegnati a Siracusa, dalla testata L'Espresso, per due luoghi del gusto davvero degni di nota: due per il ristorante Don Camillo dello chef Guarneri, ristorante che si caratterizza per una proposta sempre nuova e accattivante; mentre, un cappello è stato assegnato al ristorante Cortile Spirito Santo, sito all’interno di Palazzo Salomone, sempre a Siracusa.
Un riconoscimento importante e prestigioso che arriva dalla guida de L'Espresso “I Ristoranti e i Vini d’Italiaâ€. Per il Don Camillo dello chef Giovanni Guarneri questo non è altro il proseguimento di un percorso iniziato ormai più di 30 anni fa, che trova forza e ispirazione nel territorio e nei sapori che lo contraddistinguono, il tutto declinato in chiave contemporanea e con un occhio sempre al futuro, che hanno portato lo chef aretuseo ad essere un vero e proprio ambasciatore del gusto della Sicilia in tutto il mondo.
Così lo chef Guarneri ha festeggiato sui social: «Grazie alla Guida Ristoranti dell'Espresso 2022. Per il secondo cappello consecutivo, la vostra attenzione è uno stimolo a lavorare per crescere e migliorarsi ed io e tutto lo staff di sala e di cucina siamo già al lavoro!».
La Guida de L'Espresso, inoltre, premia ancora una volta Noto e la sua offerta culinaria, tra novità e conferme.
Quest'anno sono stati premiati con il secondo cappello il ristorante il Crocifisso dello chef Marco Baglieri, a conferma di una proposta equilibrata e ricercata, caratterizzata da passione e dedizione, senza forzature ma tanta voglia di raccontare il territorio in chiave comunque consapevole. Crocifisso, insieme al Don Camillo, è l’unico ristorante della provincia ad essersi aggiudicato due cappelli.
Anche il ristorante Vicari ha ricevuto un cappello, riconfermando un riconoscimento assegnato ormai, per la prima volta, nel 2018. Infine troviamo il ristorante il Battimandorlo, del giovane chef Michele Di Bonito, ex Duomo di Ciccio Sultano, che ha ricevuto un cappello per la sua proposta energica, ma allo stesso tempo semplice e creativa, ispirata al territorio alla natura circostante.
Riconoscimenti che, dopo due anni difficili per tutto il settore della ristorazione, arivano quanto mai a confermare tutte le eccellenze del nostro territorio del Sudest.Â
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