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Un telescopio a grande campo (7 gradi quadrati) e uno specchio primario di 1 metro di diametro, situato sul Monte Mufara sulle Madonie: entro il maggio 2018 non sarà più un sogno, ma la pura realtà . Considerata punto di osservazione preferenziale del cielo notturno dall’ Osservatorio Astronomico, già dalla metà del secolo scorso si era notata l’eccezionale “osservabilità †di tale zona, grazie al basso inquinamento luminoso e a determinate condizioni atmosferiche.
Negli anni Novanta, il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) e la Regione Siciliana sovvenzionarono uno studio per la creazione di un centro astronomico divulgativo e fu così creato il GAL Hassin (Centro Internazionale per le Scienze Astronomiche), con sede ad Isnello, mentre nel 2009 si è assicurato lo stanziamento di 7,5 milioni di euro per il completamento di questo importante centro. Aperto nel settembre 2016, il parco astronomico delle Madonie presenta uno splendido planetario di 10 metri di diametro, una terrazza con 12 telescopi, un laboratorio in cui si può osservare l’attività del sole, un museo e diverse altre attrazioni, con particolare attenzione alla ricerca, alla divulgazione e alla didattica delle scienze astronomiche.
Il Wild-Field Mufara Telescope, realizzato appunto entro il prossimo maggio, sarà di certo il fiore all’occhiello di tale polo scientifico e sta entusiasmando studiosi del calibro di Margherita Hack Si tratta di uno strumento unico in Europa, che servirà soprattutto a vedere asteroidi di piccole e medie dimensioni e incentivare le ricerche sui pianeti extra-solari, sui lampi gamma (detti anche gamma-ray bursts, ossia forti  esplosioni che rappresentano finora il fenomeno più energetico osservato nell'universo), sulle sorgenti di onde gravitazionali e neutrini. Un progetto al quale in molti hanno manifestato interesse, tra cui l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l’Action Team on Near-Earth Objects dell’ONU, il Near-Earth Objects Program Office (JPL-NASA).  Â
Un evento davvero importante, una magnifica avventura di cui dobbiamo andare orgogliosi e che non vediamo l’ora di ammirare da vicino con i nostri occhi.
Alessandra LeoneÂ