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Questo pomeriggio alle 18 alla Fumettolibreria, sita in via Antonino Di San Giuliano 357/ 359, a Catania, si svolgerà il settimo incontro sulla storia del fumetto, l’ultimo prima della pausa estiva. Dopo aver parlato negli scorsi appuntamenti dell’origine di questo genere così amato da grandi e piccini, stavolta si punterà l’attenzione sul fumetto tra il 1937 e 1945, quindi durante i regimi totalitari, e soprattutto nel periodo fascista e bellico. Celebre la frase del giornalista, editorialista e politico americano William Hearst rivolta agli autori di fumetti: “È il padre che compra il giornale. I bambini non vedranno mai i vostri disegni se i disegni non richiameranno prima la sua vistaâ€. Non è forse vero?
Ricordiamo che il fumetto nacque al termine del 1800 in America come forma di giornalismo umoristico, al fine diincentivare la vendita di quotidiani che, nella loro lotta spietata, cercavano di conquistare un pubblico sempre più vasto, attraverso inserti di pagine illustrate, specialmente nell’edizione domenicale. Riscuoteva grande successo, in particolar modo tra i bambini, nella classe culturalmente medio-bassa della società e tra gli immigrati con scarsa padronanza della lingua.Â
Poi, però, cambiando la storia, cambiano anche parecchi altri aspetti (sì anche per le letture apparentemente più leggere, ma che in realtà veicolano immediatamente, semplificandoli, contenuti anche impegnativi)… Durante il fascismo ci fu una “nazionalizzazione delle masse infantiliâ€, che mirava sia al controllo dei mezzi di comunicazione vecchi e nuovi, sia all’inquadramento dei vari segmenti della società , in particolare dei giovani di ogni fascia di età . Largo, quindi, a giornali come “L’Avventurosoâ€, per formare fin da piccoli gli uomini di domani. fascistizzazione dei fumetti, con l’eliminazione sistematica dei prodotti americani e la loro sostituzione con eroi e storie il più possibile conformi all’ideologia del regime, produce peraltro una disaffezione molto diffusa verso il fumetto. Anche il mitico Topolino, l’unico personaggio americano risparmiato dalla censura del 1938, ha dovuto essere sostituito nel giro di una settimananel 1942 da Tuffolino, un ragazzetto simile per caratteristiche fisiche.
Oggi pomeriggio Bruno Caporlingua, membro del Consiglio Direttivo di (Amici del Fumetto, http://www.amicidelfumetto.it), tratterà proprio di questo interessantissimo argomento, tra tavole e volumi della propria collezione privata, che saranno messe a disposizione di coloro che parteciperanno all’evento, per poter ammirare, osservare e toccare le opere di cui si discuterà . Durante l’incontro verrà offerto un piccolo rinfresco. Ingresso gratuito. Portate solo sete di conoscenza, simpatia e allegria. Al resto ci penserà la Fumettolibreria.Â
         Alessandra Leone  Â