Realizzare l'edizione 2020 del Festival a porte chiuse e in modalità completamente online. Questa la decisione presa, dopo un lungo confronto tra il comitato organizzatore del Festival delle Letterature Migranti e i partner promotori.
«L’aggravarsi della situazione impone di rinunciare a quei pochi incontri in presenza che avevamo previsto di inserire all’interno di un programma totalmente online – spiega il direttore artistico Davide Camarrone - Fin dalla scorsa primavera avevamo iniziato a ragionare sul distanziamento e sul prevalere del digitale in tempi di pandemia. Avevamo addirittura scelto di tematizzare questa condizione e la fortissima accelerazione temporanea che ne è derivata. Ieri sera, leggendo il Dpcm e l’ordinanza regionale che ne è seguita, d’intesa con le istituzioni partner, abbiamo scelto di condividere la prudenza che è oramai necessaria. Palazzo Branciforte resterà il cuore pulsante della manifestazione e qui si svolgeranno e saranno ripresi gli incontri non ancora registrati per essere trasmessi online. Analoghe misure di prudenza riguarderanno gli altri appuntamenti in altri luoghi della città. Questa nuova sfida riguarda noi come altre manifestazioni culturali. Quel che accade non è un accidente della storia e cambia rapidamente i nostri orizzonti. Adottare le migrazioni come criterio interpretativo del contemporaneo, comporta anche l’esplorazione dei nuovi strumenti di comunicazione a distanza. Il Festival può essere un’oasi nel deserto della Rete».
Una scelta di responsabilità che era già all’ordine del giorno ad aprile, quando si era ripreso a lavorare alla 6° del Festival, nella speranza di poter svolgere in presenza alcuni incontri. Nelle ultime 24 ore le consultazioni interne al comitato, con i principali partner del Festival, e la condivisione di una scelta di prudenza e coraggio. Dunque si parte oggi 21 ottobre: la mattina con gli incontri nelle scuole e nel pomeriggio a Villa Trabia anche se a porte chiuse con evento visibile su www.festivaldelleletterature.it con modalità che saranno annunciate e dettagliate sempre sul sito.
Palazzo Branciforte rimane la cornice degli incontri in presenza ma senza pubblico. Allo stesso modo, Villa Trabia, come previsto nel programma, ospiterà la performance d’arte e il racconto degli artisti Francesco De Grandi e Michele Guido. Restano confermati gli incontri all’interno delle scuole, che rientrano nella didattica, mentre per i centri aggregativi Tau e Laboratorio Zen sarà organizzato un unico incontro “ibrido”. Le conversazioni con gli autori avverranno fisicamente a Palazzo Branciforte ma a porte chiuse e “rimbalzate” all’interno dei centri.
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