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“Nato nella terra dei vespri e degli aranci, tra Cinisi e Palermo parlava alla sua radio, negli occhi si leggeva la voglia di cambiare, la voglia di giustizia che lo portò a lottare, aveva un cognome ingombrante e rispettato, di certo in quell’ambiente da lui poco onorato, si sa dove si nasce ma non come si muore e non se un ideale ti porterà dolore”.
Questa una parte della canzone “I cento passi” dei Modena City Rambles per Peppino Impastato, a cui è dedicato l’omonimo film di Marco Tullio Giordana, con Luigi Lo Cascio nel ruolo del giornalista, attivista e poeta di Cinisi (Palermo), noto per le sue denunce contro le atttività di Cosa Nostra, da cui fu assassinato barbaramente il 9 maggio 1978.
Nella giornata di oggi, 26 maggio, l’Associazione Culturale “100 passi” ha organizzato a Siracusa una giornata in occasione del 39° anniversario dell’assassinio di Peppino Impastato: nella mattinata i rappresentanti dell’associazione Giovanni Pitarresi e Lorella Rossitto hanno incontrato i giovani del 7° Istituto Comprensivo “Costanzo” insieme a Salvo Vitale e Faro Di Maggio, amici e compagni di Peppino Impastato. Nel pomeriggio, alle 18,30, alla libreria Lettera Ventidue sarà presentato l’ultimo libro di Salvo Vitale, “Era di Passaggio. cronache, curiosità, articoli su Peppino Impastato”. Il tempo passa, ma il ricordo di un personaggio così unico resta indelebile nelle menti di molti. Soprattutto di gli era amico, come Salvo Vitale, compagno di mille “onde pazze” e battaglie comuni, condividendo con Peppino la militanza politica, le scelte e i momenti di lotta, conservandone la memoria, tutelandola e facendo comprendere la sua attualità.
Peppino Impastato era un anticonformista, uno che lottava per ciò in cui credeva, lottando sempre contro l’ipocrisia borghese. Vi lascio con una domanda, che può avere un retrogusto amaro: quanto è servita la morte di Peppino Impastato, così come quella di Falcone, Borsellino e di molti altri che hanno sacrificato la propria vita per alti ideali? La Sicilia è cambiata o questi eroi vengono ricordati solo una volta l’anno?
Alessandra Leone