Sabato 12 Settembre, un ospite speciale ha visitato la mostra “NOVECENTO, da Pirandello a Guccione – Artisti di Sicilia” (a cura di Vittorio Sgarbi) al Convitto delle Arti di Noto. Si tratta del Maestro Arturo Di Modica, scultore siciliano apprezzato in tutto il mondo, che ha conosciuto la fama grazie al "Charging Bull" posizionato presso il Bowling Green Park nel quartiere di Wall Street - New York. L’artista che oggi vanta la presenza delle sue opere in città sparse in tutto il mondo, dal Nord Europa agli Stati Uniti d’America, alla Cina o alla Korea, ha potuto vedere tra le sale l’allestimento e la scelta degli artisti proposti, soffermandosi a conoscere alcune nuove espressioni creative o grandi classici come “La Vucciria” di Renato Guttuso.
In mostra anche una sua opera “The Gymnast”, scultura da lui fatta nel 2010, la cui ispirazione gli nacque dall'allora compagna dell'amico e fotografo palermitano Marco Glaviano (altra eccellenza siciliana).
Di Modica oggi ha in cantiere un importante progetto (un’installazione di una coppia di cavalli di importanti proporzioni) da destinare all’area del ragusano come regalo per la città natale, Vittoria, nato dall’amore per questo territorio sin da quando era ragazzo.
E conversando con gli organizzatori, i giornalisti e il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, in merito allo stato dell’arte di quest’opera per la Sicilia, non si è sottratto alla proposta di realizzare qualcosa anche per la città barocca, accogliendo l’idea di una proposta di continuità culturale per tutto il Sud Est che da Noto arrivi alla valle dell’Ippari.
Non sono mancati i momenti in cui ha rievocato la tempra del carattere siciliano «I siciliani che partono non si fanno abbattere da nessuno», continuando ad asserire in merito alle future opportunità: «Niente è impossibile. Bisogna avere la forza, il coraggio e l’abilità per poter realizzare le proprie idee».
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