A Siracusa una scala monumentale e una trincea sono state scoperte fortuitamente all’interno della cava di Santa Panagia. Il ritrovamento è stato effettuato nei giorni scorsi da Daniele Valvo, di Siracusa Tour, e Andrea Bartoli, guida naturalistica, appassionati di trekking e del territorio siracusano.
Esplorando la cava situata nei pressi della Tonnara di Santa Panagia, i due hanno infatti ritrovato una scala monumentale scolpita nella roccia, in gran parte scavata dentro una maestosa trincea. Dopo il ritrovamento i due hanno deciso di ripulire l'area, per rendere fruibile il sito.
La scala, secondo una stima approssimativa permette di affrontare un dislivello di circa 15 m, attraversando una trincea larga circa 180 cm e profonda oltre 3 m. Il sito era nascosto da anni da rovi, ginestra spinosa, radici, terra e tanto altro, che non solo l’hanno resa impraticabile, ma anche del tutto invisibile. Eppure la scala era presente nelle mappe del Cavallari, anche se di recente nessuno l'aveva mai trovata.
Un percorso di circa due chilometri che permette di scoprire e toccare “con mano” l’antico vissuto della città, semplicemente inserendo delle tabelle informative. Anche a livello turistico e didattico, capo Santa Panagia potrebbe avere delle enormi potenzialità e sia residenti, che turisti, ma anche le scolaresche, potrebbero sfruttarlo al meglio per delle escursioni e tour alla scoperta della Tonnara, della cava Santa Panagia, delle mura dionigiane, per non parlare poi delle Porte urbiche, dei basamenti delle antiche torri, del cannone navale Opera A; e ancora le latomie, le carraie, Stentinello, la sorgente delle colombe, le baie, le grotte sul mare e antiche aree sacre.
Con l'auspicio che il ritrovamento e pulizia del sito possano donare un nuovo splendore ed essere l'inizio per una valorizzazione di capo Santa Panagia, i due escursionisti autori del ritrovamento hanno chiamato a raccolta le varie associazioni che negli anni si sono contraddistinte per aver riportato alla luce e tenuto in buono stato diversi siti di interesse storico, con l’obiettivo di creare un unico comitato “delle mura dionigiane”, che possa prendersi cura di una parte dei tanti luoghi di Siracusa considerati di minore importanza, rispetto a quelli più centrali.
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