Produzione tutta siciliana per “Ti ho seguito senza conoscertiâ€, il docufilm sul beato Pino Puglisi, prete di Brancaccio ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993, per la regia di Lorenzo Daniele, dove il protagonista è interpretato dall'attore Davide Sbrogiò. Si tratta di un documentario con un fine didattico e divulgativo, che ha lo scopo di far conoscere alla nuove generazioni la vita e l'opera di questo straordinario esempio, un uomo che ha sacrificato la propria vita per salvare quella dei bambini e ragazzi che lo seguivano e che sottraeva alla malavita organizzata.
Presenti nel cast figuranti e attori del Teatro Stabile di Augusta, mentre la direzione della fotografia e le riprese sono di Mauro Italia. Il lavoro è prodotto da Fine art produzioni srl, con sede ad Augusta, in associazione con il Centro d'accoglienza Padre nostro Ets (voluto e fondato da don Pino Puglisi) e con il sostegno dell'assessorato regionale al Turismo, Sport e Spettacolo.
Le riprese, ormai volte al termine, hanno interessato il territorio di Palermo e la provincia di Siracusa. Alcune scene coinvolgono l’Istituto di istruzione secondaria A. Ruiz di Augusta, dove i figuranti sono gli stessi alunni della scuola, mentre altri interni sono stati girati presso il Santuario della Madonna dell’Adonai a Brucoli. Il film sarà presentato in anteprima regionale a Palermo nel corso di un evento organizzato per l'occasione. Sarà distribuito attraverso fornitori di servizi media audiovisivi e di editori home entertainment, ma anche attraverso una rete di cinema regionali e nazionali, sempre secondo le norme sanitarie vigenti. Il lavoro passerà anche attraverso festival e rassegne cinematografiche internazionali e sarà distribuito nelle scuole di ogni ordine e grado, attraverso una efficace campagna d’informazione.
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TRAMA:
Davide è un giornalista triestino che giunge in Sicilia per motivi di lavoro. Durante una visita della Cattedrale di Santa Rosalia, si imbatte nel sepolcro del martire Puglisi o 3P, come affettuosamente lo chiamavano i suoi ragazzi (Padre Pino Puglisi). Da lì comincia una ricerca personale volta a ripercorrere i luoghi di don Puglisi, dalla Godrano degli anni ’70 con il Bosco della Ficuzza, la Rocca Busambra e il Gorgo del Drago, al quartiere di Brancaccio, dove don Puglisi era nato e cresciuto e dove viene ucciso nel giorno del suo cinquantaseiesimo compleanno da due killer che gli tendono un agguato sotto la sua modesta casa, in quella che allora era Piazza Anita Garibaldi e dove oggi, grazie all'intervento del Centro d'accoglienza Padre Nostro, è sorta la casa-museo del Beato Puglisi. Ad accompagnarlo in questo viaggio interiore alcuni dei protagonisti che conobbero il sacerdote e con lui operarono, ma anche persone che non lo hanno mai conosciuto, ma hanno sposato il suo metodo, la sua missione.
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